Dal sorriso al volto. L'armonia tra odontoiatria e medicina estetica del viso
donna che sorride
Approfondimento sulla medicina estetica in odontoiatria del Dott. Prof. Michele Cassetta

Vedi il CV


Dal 30 maggio 2023 la medicina estetica del volto e l'Odontoiatria sono diventate un’unica specialità. L'approvazione della Legge 56, ha modificato l'articolo 2 del testo della Legge 409/85, che quasi quarant'anni fa istituì la professione sanitaria di Odontoiatra. E' ora possibile, per i laureati in Odontoiatria, effettuare trattamenti di medicina estetica non invasiva e mininvasiva, al terzo superiore, al terzo medio e al terzo inferiore del volto. Alla luce di questo nuovo scenario, può oggi un Odontoiatra non interessarsi alla medicina estetica del volto? La risposta è prevedibile: non può!

Proprio a seguito della modifica del testo della Legge 409/85, le nuove competenze di natura estetica fanno ora parte del bagaglio culturale e delle possibilità terapeutiche della professione odontoiatrica e quindi diventa indispensabile conoscerne le indicazioni. Esattamente come un Odontoiatra può decidere di non praticare personalmente l'endodonzia o l'ortodonzia, ma ne deve conoscere le caratteristiche, oggi si deve essere informati sulle possibili terapie di medicina estetica, che completano quelle di natura odontoiatrica. E' necessario saper rispondere a un paziente che chiede di trattare con tossina botulinica il sorriso gengivale o l'ipertono del massetere nel bruxismo oppure di rimodellare le labbra con acido ialuronico dopo una riabilitazione protesica o in un una terza classe scheletrica. Sono proprio i pazienti che stanno spingendo e spingeranno gli Odontoiatri ad aggiornarsi e interessarsi alla nuova branca. E' chiaro che il livello di interesse non è uguale per ogni professionista, ma dipende dalla propria curiosità, dal desiderio di impegnarsi in un percorso formativo lungo ed accurato o di inserire la medicina estetica tra le prestazioni dello Studio. Si stanno già delineando diverse aree di interesse:

A) Odontoiatri che desiderano essere informati sulla MEO

Al di là che vi sia un interesse ad apprendere e praticare le terapie ora possibili, è fondamentale almeno essere in grado di rispondere al paziente che pone domande relative a trattamenti di natura estetica del volto o consigliargli percorsi che possano completare o finalizzare le terapie odontoiatriche. Non riuscire a farlo potrebbe rappresentare, agli occhi del paziente, un elemento di scarsa preparazione professionale e autorevolezza, soprattutto quando la medicina estetica si diffonderà regolarmente negli Studi Odontoiatrici. Vi sono corsi, libri, videocorsi e webinar, che permettono di aggiornarsi per conoscere le opportunità possibili ed è evidente che al più presto anche le Università si adegueranno per fornire agli studenti del Corso di Laurea in Odontoiatria strumenti di conoscenza sulle terapie che possono potenzialmente essere effettuate.

 

B) Odontoiatri che desiderano formarsi per praticare la MEO

Grazie al cambiamento normativo, si sta prefigurando la nascita di una nuova figura professionale, in grado di esercitare la medicina estetica del volto nella sua completezza: l'Odontoiatra estetico. Può realizzare trattamenti di natura odontoiatrica, come sbiancamenti, faccette e allineamenti e completarli con tossina botulinica, acido ialuronico e fili di trazione. Eserciterà nel proprio Studio professionale o, alla stregua dei consulenti di endodonzia o ortodonzia, porterà la propria competenza negli Studi che desiderano inserire la medicina estetica come offerta per i propri pazienti.
I percorsi formativi si stanno moltiplicando con grande velocità: master universitari, corsi privati e Scuole, liberi professionisti che si rendono disponibili a trasferire le proprie conoscenze. E' necessario ricordare che il percorso di apprendimento è lungo e complesso, assimilabile a quello odontoiatrico. I trattamenti di natura estetica presentano complicanze e effetti collaterali che si deve essere in grado di prevenire e gestire e le prestazioni sono sempre più numerose e i materiali e le tecniche disponibili sempre più varie. La predisposizione degli Odontoiatri all'apprendimento è ben nota e distingue la categoria professionale. Investire tempo e risorse economiche nella formazione di alto livello fa parte del DNA e la richiesta, in questo momento, va decisamente verso le proposte formative in grado di offrire una corposa parte pratica su paziente.  

 

C) Odontoiatri che desiderano inserire la MEO nel proprio Studio

Ci sono nuovi trattamenti che possono migliorare le terapie odontoiatriche, professionisti che intendono apprendere e praticare, pazienti che iniziano a vedere gli Studi Odontoiatrici come un  punto di riferimento. L'apertura verso la medicina estetica del volto interessa gli Studi, anche quando i titolari non hanno intenzione di praticarla personalmente. Avvalersi di un consulente esperto in medicina estetica del volto rappresenta una concreta possibilità e scegliere in questo ruolo un odontoiatra rispetto a un medico estetico, può rappresentare un vantaggio, considerando che non obbliga lo Studio a modifiche autorizzative.
 

Nonostante le condizioni siano favorevoli ed entusiasmanti, non si deve commettere l'errore di considerare la medicina estetica una pura estensione dell'attività odontoiatrica, in quanto vi sono numerose peculiarità che le distinguono. Gli aspetti più delicati in questo passaggio sono:

a) Prima visita e rapporto con il paziente

Tra le nuove competenze da acquisire c'è senza dubbio quella comunicativa. Si entra in contatto con pazienti diversi che presentano alcune caratteristiche peculiari, soprattutto che hanno come obiettivo un  miglioramento del loro aspetto estetico e raramente sono spinti da un problema o un sintomo di natura organica. Ci si deve confrontare con aspettative, conoscenze e tracciare nuovi piani di trattamento che prevedano nuove terapie e la sinergia tra loro.

b) Formazione dei collaboratori

La presenza in uno Studio Odontoiatrico di diverse professionalità rappresenta un punto di forza che deve essere valorizzato: ASO, responsabili di segreteria, clinic manager. E' necessario formarli adeguatamente su nuovi materiali, nuove procedure, diversi slot di appuntamenti. Ad esempio, la dinamica dei richiami periodici del paziente per scopi preventivi, tanto diffusa, può essere riproposta in tutte le terapie di natura estetica che abbiano alla base del successo la ripetitività del trattamento.

c) Comunicazione interna ed esterna

Per uno Studio Odontoiatrico, il momento della proposta al paziente di trattamenti di medicina estetica è estremamente delicato e non permette errori. C'è da comunicare il motivo della nuova proposta e le figure professionali coinvolte. Esistono azoni di comuinicazione rivolte all'interno, come ad esempio incontri programmati con i pazienti già fidelizzati dello Studio ovvero strategie di comunicazione esterna, prevalentemente attaverso media e social. In quest'ultimo caso, è necessario ricordare come la comunicazione debba essere etica e deontologica e mai suggestiva, al fine di dare un'immagine professionale ed evitare provvedimenti e sanzioni ordinistiche.

d) Organizzazione degli ambienti e attrezzature

Un altro aspetto decisivo, nel momento in cui si compie il passaggio verso la medicina estetica del volto, è la scelta del setting. La poltrona odontoiatrica non è ergonomica, anche a causa del gruppo idrico, ed è preferibile optare per una poltona da medicina estetica, inserita in un contesto più minimalista. Da non sottovalutare anche l'impatto comunicativo di tale scelta, che serve a far capire al paziente quanto lo Studio dedichi attenzione e coerenza alla scelta di occuparsi di medicina estetica del volto.

In conclusione, la recente possibilità offerta ai laureati in Odontoiatria di praticare trattamenti di medicina estetica non invasiva o minimamente invasiva al terzo superiore, medio ed inferiore del viso, sta già avendo un fortissimo impatto sulla professione e deve richiamare tutti noi alla seria necessità di informazione o formazione, al fine di non disattendere le aspettative dei pazienti e conoscere le terapie che possono migliorare quelle odontoiatriche.
Questa svolta rappresenta un punto di non ritorno e allora tanto vale percorrere la strada con curiosità e senso di responsabilità. Indispensabile informarsi, per non restare indietro.

 


 

Michele Cassetta

Laureato in Medicina e Chirurgia, esercita la libera professione, occupandosi di Odontoiatria e Medicina Estetica. Responsabile della Dental Unit della Clinica Privata Villalba di Bologna e del Mangioni Hospital di Lecco e della Medicina Estetica Odontoiatrica del Poliambulatorio Agresti a Bologna.

Già Docente presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Bologna. Docente presso la Scuola di Medicina Estetica e Rigenerativa “Nicalos” di Bari e presso il Master in Estetica dell'Università Unicamillus di Roma.

Componente del GDL Comunicazione della FNOMCeO. Autore di numerosi articoli e libri, responsabile Scientifico di Corsi FAD. Speaker a Corsi e conferenze e chairman in numerosi eventi culturali. Giornalista, divulgatore scientifico, autore e conduttore di trasmissioni radiofoniche e televisive di informazione sanitaria.

Autore e interprete di testi teatrali sulle neuroscienze, che porta in scena con il musicista jazz Gianluca Petrella. Protagonista del film “Il Codice Deontologico”, prodotto dall'OMCeO di Bologna e promosso dalla FNOMCeO.
 

Materiale informativo
Non ci sono materiali per questa news.
Video
Non ci sono video per questa news.
Altro da questa azienda