Intervista al Dott. Mauro Libertucci*
*Medico Odontoiatra, Docente in diversi Master Universitari di 2° livello, sia in Italia che all’estero. Autore di pubblicazioni su riviste Peer Review. Nel 2018 fonda il Gruppo Facebook HeartGuideDentistry.
Dott. Libertucci, come descriverebbe il suo percorso di vita e professionale?
A 14 anni sentii un’attrazione inspiegabile per l’Odontotecnica e da allora mi sono prima diplomato e poi laureato in Odontoiatria; ho costruito nel tempo il mio Ambulatorio, senza mai smettere di studiare, di documentarmi e di dotarmi, formandomi all’utilizzo, di quelle tecnologie necessarie per offrire qualità e benessere al paziente. Sono poi giunto a fondare il Gruppo Facebook HeartGuideDentistry, ciò mi ha dato, rendendo visibile il mio operato, una grande visibilità, permettendomi di arrivare ad insegnare in Università sia in Italia che all’Estero. Da sempre la passione per ciò che faccio ha guidato la mia vita. Ho scoperto poi negli anni che involontariamente ciò mi ha portato, come insegnavano i Greci, all’Eudaimonia ed a generare la mia Felicità dall’interno, ecco perché amo dire: “Sono un Uomo e un Dentista felice, ma non l’ho imparato dai Libri”.
Con la sua attuale visione come vede il panorama Odontoiatrico odierno?
Noto che si è formata, quella che io chiamo una Speciazione; da una parte ci sono colleghi che hanno commercializzato la professione trasformando i Medici in imprenditori della salute, dall’altra invece moltissimi colleghi, oltre a continuare a mettere al centro della loro professione il paziente, lo valorizzano sempre più offrendo prestazioni che mirano a ripristinare organi e funzioni perse del tutto simili a quelle naturali; onorando e applicando quotidianamente il giuramento fatto.
Quali sono le caratteristiche fondamentali di questo secondo tipo di Odontoiatri?
Di fatto la loro passione li porta ad investire costantemente sulla propria formazione scegliendo, nel vasto panorama offerto, i percorsi formativi più vicini alla Biologia e soprattutto investono in tutte le innovazioni tecnologiche che gli permettono di realizzare quello che è il loro scopo principale: curare rispettando l’individuo. Di fatto questi colleghi hanno realizzato che fare il meglio per il paziente si traduce automaticamente anche nel trarre degli inevitabili profitti economici, che rimarranno stabili nel tempo.
Così facendo questi colleghi non rischiano di tralasciare gli aspetti “gestionali” di una moderna struttura Odontoiatrica?
Assolutamente no! Avere passione per una professione Medica non significa allontanare da se stessi gli aspetti burocratico-amministrativi di una struttura, specie se complessa, ma bisogna fare dei distinguo. Io mi curo personalmente di tenere sotto controllo, ad esempio, quelle che sono le spese fisse del mio Ambulatorio, oppure ricavare i dati per conoscere esattamente quali siano i costi per ogni ora di apertura della mia struttura, piuttosto che gli incassi, anche dividendoli per le singole prestazioni della professione; ma allo stesso tempo non mi sognerei mai e poi mai di adottare delle strategie per aumentare il numero di determinate prestazioni, semplicemente perché sono un Medico e non un commerciante.
Quali ritiene essere state le più importanti innovazioni che le hanno permesso di portare la sua passione sempre più al servizio dei pazienti?
In campo chirurgico sicuramente due Brevetti Italiani come il Tooth Transformer ed il Magnetic Mallet affiancati dal Laser ad Erbio e Diodo, che mi hanno permesso di rivoluzionare tutti i protocolli che mi erano stati insegnati. Se dovessi invece dire qual è il Dispositivo che ha contribuito maggiormente a stravolgere la mia professione negli ultimi 5 anni, quel Dispositivo è senza ombra di dubbio il Froggymouth! Attraverso la rieducazione della postura linguale ha letteralmente riscritto l’Ortodonzia e la Gnatologia ed ho quindi potuto mettere fine a tutti quei problemi Parodontali, Endodontici e Protesici che di fatto avevano la loro origine in una problematica meccanica data dalla lingua. Ho passato anni a ”lottare” contro la lingua, incassando una serie infinita di sconfitte; finalmente oggi posso dire senza ombra di dubbio che non serviva la guerra, bastava un Froggy!
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