Chirurgia periradicolare: dieci anni dal trattamento
donna si sottopone ad intervento

La chirurgia periradicolare, che comprende il curettage periradicolare, la resezione dell’estremità della radice, la preparazione e l’otturazione dell’estremità della radice, è un’opzione terapeutica indicata principalmente nei casi di segni persistenti di parodontite apicale dopo il trattamento canalare primario. La resezione radicolare e la sigillatura apicale hanno lo scopo di eliminare o ridurre l’infezione del canale radicolare; di indurre quindi la guarigione della parodontite apicale, favorendo così la ritenzione dei denti a lungo termine.

Uno studio svedese ha esaminato la durata a lungo termine dei denti trattati con interventi chirurgici endodontici apicali utilizzando dati tratti da un database assicurativo nazionale, come riportato sull'International Endodontic Journal. La ricerca ha incluso un campione di 5.622 denti appartenenti a individui, dei quali il 55% (3.091 denti) proveniva da pazienti di sesso femminile. L'età media dei soggetti al momento dell'intervento era di 60,5 anni.

Durante il periodo di studio, 1.915 denti, pari al 34,1% del totale, sono stati rimossi, mentre 776 pazienti, il 13,8% del campione, sono deceduti prima che venisse segnalata l'estrazione di uno qualsiasi dei loro denti.

L'analisi ha rivelato che approssimativamente due terzi dei denti sono rimasti intatti per almeno un decennio dopo l'intervento chirurgico endodontico apicale. Si è notato che i tassi di sopravvivenza variano significativamente a seconda del tipo di dente: gli incisivi superiori e i canini hanno mostrato i tassi di sopravvivenza più alti, mentre i molari inferiori hanno registrato gli esiti meno favorevoli.
Fattori come l'età del paziente e il contesto delle cure odontoiatriche hanno avuto un impatto rilevante sulla ritenzione dei denti. In particolare, i denti trattati in cliniche private hanno mostrato un rischio più alto di essere estratti rispetto a quelli curati in strutture pubbliche. Inoltre, i pazienti oltre i 50 anni di età hanno presentato un rischio di estrazione superiore rispetto a quelli più giovani.

L'utilizzo del registro ha permesso di tracciare un vasto numero di pazienti, seguendoli anche quando si trasferivano in altre località all'interno del paese, minimizzando così i casi di abbandono dello studio. È degno di nota che quasi tutti i dentisti in Svezia sono registrati in questo database specifico, il che significa che i dati raccolti per lo studio riflettono la totalità degli interventi periradicolari effettuati nel corso di un intero anno (2009). Questa caratteristica aumenta notevolmente l'affidabilità dei risultati ottenuti. Inoltre, l'uso del registro ha reso possibile un periodo di osservazione estremamente lungo, fino a 12 anni, un aspetto cruciale per la valutazione di un outcome a lungo termine come la sopravvivenza dei denti.


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Fonte: WILEY

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