Allineare i file, tracciare la curva panoramica ed identificare i nervi mandibolari, sono tutti step indispensabili per la creazione del paziente virtuale, fondamentali per la buona riuscita di una
Allineare i file, tracciare la curva panoramica ed identificare i nervi mandibolari, sono tutti step indispensabili per la creazione del paziente virtuale, fondamentali per la buona riuscita di una chirurgia protesicamente guidata, ma richiedono tempo e un buon training per essere fatti a regola d'arte. Per non parlare delle operazioni di segmentazione di ossa, denti e corone. Dalla versione 5.4, il Software RealGUIDE™ aumenta la quantità di funzioni con AI integrata grazie ai potenti algoritmi sviluppati dal team 3Diemme. Grazie all'AI si passa da 3 ore di lavoro umano a soli 15 minuti di elaborazione automatica. Gli strumenti di intelligenza artificiale integrati ti permetteranno di ottenere il tuo paziente virtuale in pochi click e con il minimo sforzo:
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Cos'è esattamente la chirurgia computer assistita e come si differenzia dalla chirurgia tradizionale in odo
Cos'è esattamente la chirurgia computer assistita e come si differenzia dalla chirurgia tradizionale in odontoiatria?
La chirurgia computer assistita prevede uno studio del caso clinico dal punto di vista anatomico e protesico a partire dalla ricostruzione 3D virtuale del Paziente mediante l’utilizzo di software dedicati. Le ultime innovazioni nel campo della chirurgia guidata partono dalla modellazione virtuale dei denti del paziente in funzione delle specifiche caratteristiche estetiche e funzionali, la progettazione degli impianti idonei a supportare la posizione ideale della protesi e la modellazione di una guida chirurgica che consente al clinico di posizionare in modo preciso gli impianti progettati virtualmente in bocca al Paziente, nel modo meno invasivo possibile. A differenza dell’odontoiatria tradizionale, dove gli impianti sono posizionati manualmente, la chirurgia computer assistita prevede una fase importante di progettazione virtuale del caso per ridurre al minimo gli errori di posizionamento degli impianti ed ottenere una riabilitazione protesica ottimale in funzione delle caratteristiche anatomiche del Paziente.
Qual è la differenza tra la chirurgia guidata statica e quella dinamica?
La chirurgia guidata statica prevede l’utilizzo di guide chirurgiche da posizionare in bocca al Paziente al momento dell’intervento, per trasferire il piano di trattamento virtuale nella realtà. La chirurgia guidata dinamica invece prevede l’utilizzo di un navigatore intra-operatorio che, mediante specifici riferimenti posizionati sugli strumenti chirurgici e sul Paziente, guida l’operatore in tempo reale nelle fasi di fresaggio del sito chirurgico, trasferendo così la posizione virtuale dell’impianto in bocca al Paziente.
Chirurgia guidata vs freehand. Qual è più sicura?
La Letteratura Scientifica ha ormai dimostrato come la chirurgia guidata rappresenti oggi un ausilio si curo nelle mani del Clinico per aumentare la precisione nel posizionamento degli impianti, ridurre le complicanze intra e post-operatorie e ridurre l’invasività degli interventi, rispetto ad un approccio tradizionale. Ovviamente è necessario un percorso di apprendimento, come per tutte le tecniche chirurgiche, per garantire la sicurezza dell’intervento.
Come viene creato il piano chirurgico guidato e quali tecnologie vengono utilizzate per questo processo?
Il piano chirurgico guidato parte dall’acquisizione dei dati digitali del Paziente, necessaria per effettuare una diagnosi completa sul modello 3D virtuale, mediante tecniche di imaging 3D (acquisizione CBCT, per ottenere l’anatomia ossea) e scansione ottica intra-orale (per ottenere un modello dei tessuti molli e degli eventuali denti residui in alta definizione). Questi dati vengono poi sovrapposti dal software per ottenere un modello virtuale completo del Paziente, su cui si calcola la posizione ideale dei suoi nuovi denti. In funzione dell’osso residuo e della posizione ideale delle corone si effettua una progettazione degli impianti (scelti dal catalogo virtuale presente nel software) “protesicamente guidata”. Una volta che il piano di tratta mento è completo si procede con la modellazione della guida chirurgica e della protesi provvisoria mediante il software, per poi procedere alla realizzazione fisica dei componenti mediante stampante 3D (guida chirurgica) e fresatrice CAD/CAM (parti protesiche).
In che misura è importante l'imaging 3D, come la tomografia computerizzata a fascio conico (CBCT), nella chirurgia guidata?
L’esame radiologico è di importanza fondamentale per la buona riuscita dell’intero processo, fornendo i dati anatomici principali su cui si basa l’intero trattamento. L’ultima generazione di macchine CBCT è in grado di rilevare in modo preciso le caratteristiche anatomiche del Paziente con dosi ridotte rispetto alle tomografie computerizzate utilizzate in ambito ospedaliero, e la qualità dell’esame consente una corretta definizione del pro getto virtuale.
In che modo viene determinata la precisione di un intervento chirurgico guidato?
È possibile calcolare la precisione dell’intervento eseguendo una scansione ottica intra-orale degli impianti appena posizionati (previo posizionamento degli scan-bodies) e sovrapporla al progetto de gli impianti virtuali, calcolando via software le deviazioni angolari e di posizionamento degli impianti posizionati rispetto al progetto stesso.
Come si integra la chirurgia guidata con altre tecnologie odontoiatriche?
La chirurgia guidata può essere definita come lo step fondamentale per trasferire il piano di tratta mento virtuale nella realtà, mettendo insieme gli output di tutte le tecnologie odontoiatriche oggi disponibili quali CBCT, scanner intra-orale, software di progettazione e modellazione e macchine di produzione, come le stampanti 3D e le fresatrici CAD/ CAM. Non è possibile considerare l’implementazione di un flusso digitale completo senza prevedere l’utilizzo della chirurgia guidata.
Quali costi comporta l’allestimento di una procedura?
Per partire non è necessario possedere tutte le tecnologie in Studio: l’esame radiologico 3D può esse re effettuato in un Centro Specializzato, l’impronta può essere acquisita in modo analogico e scansionata in Laboratorio, il software nella maggior parte dei casi può essere gestito “a consumo” o mediante abbonamenti a costi molto ridotti rispetto all’acquisizione delle licenze complete come si faceva agli albori di queste tecniche. Sono inoltre disponibili sul Mercato diverse Aziende che forniscono il supporto alla progettazione, sempre convalidata dal Clinico, a costi contenuti; pertanto, è possibile partire con poche centinaia di euro a caso clinico. Ovviamente se si acquisiscono gradualmente le varie tecnologie necessarie alla gestione del flusso virtuale si possono avere diversi vantaggi nella gestione dei tempi di elaborazione e dei costi per singolo caso clinico.
Quali sono le ultime innovazioni o ricerche in corso nel campo della chirurgia guidata in odontoiatria?
Sicuramente l’introduzione di algoritmi di intelligenza artificiale si sta facendo largo anche in odontoiatria, soprattutto per velocizzare i processi di segmentazione e ricostruzione delle strutture anatomiche a partire dai dati radiologici. Operazioni che fino a qualche anno fa richiedevano ore di lavoro ad un operatore esperto oggi sono automatizzate ed è possibile ottenere risultati sovrapponibili in modo automatico ed in pochi minuti. Gli stessi algoritmi consentiranno un’interazione più intuitiva tra il Clinico ed il software, rendendo la fase di progettazione virtuale ancora più semplice e rapida, in modo da essere facilmente integrata nel flusso di lavoro quotidiano. Anche le tecnologie di rilevazione dinamica della masticazione stanno facendo passi da gigante, supportando il Laboratorio nella realizzazione di protesi sempre più performanti e adeguate alle caratteristiche anatomiche e funzionali del Paziente.
Crede che la chirurgia guidata diventerà a tutti gli effetti lo standard in odontoiatria nel prossimo futuro? Perché?
Sono convinto che la chirurgia guidata, insieme all’utilizzo delle tecnologie odontoiatriche sopra menzionate, diventerà a breve un protocollo standard all’interno dei flussi dello Studio e del Laboratorio grazie ai vantaggi importanti che porta a beneficio del Paziente e del Team odontoiatrico. Dal punto di vista del Paziente si riscontra un sensibile miglioramento nell’accettazione del piano di trattamento, facilmente comprensibile grazie alle ricostruzioni 3D, una migliore esperienza clinica per la ridotta invasività dell’intervento (quando possibile) e la riduzione delle complicanze post-operatorie. Dal punto di vista clinico è possibile garantire una maggiore riproducibilità dell’intervento, avendolo preparato nei dettagli in modo virtuale prima del la fase chirurgica, ed una ottimizzazione dei tempi operatori e delle visite di controllo, soprattutto se si progettano interventi a carico immediato con protesi precostruite.
Dott. Ing. Alessandro Motroni - Ingegnere biomedico specializzato in strumentazione ospedaliera e diagnostica per immagini, General Manager dell’Azienda 3DIEMME Srl (Cantù – CO).