Intervista
Stampa 3D di allineatori diretti: finalmente oltre il termostampaggio
Il Dr. Alessandro Mangano intervista per INFODENT® la Dr.ssa Alessandra Campobasso e il Dr. Giovanni Battista
Dr. Alessandro Mangano

Medico Odontoiatra, Spec. In Ortognatodonzia, Libero Professionista presso lo Studio Odontoiatrico Mangano, in Gravedona ed Uniti (CO) (www.drmangano.com) e presso lo StudioZero, in Varese (www.studiozero.srl)

Dr. Alessandro Mangano

 

Le nuove tecnologie digitali stanno rivoluzionando il mercato ortodontico, quali sono i vantaggi e i limiti degli allineatori diretti stampati in 3D?

La stampa 3D degli allineatori diretti offre numerosi vantaggi rispetto ai metodi tradizionali di termoformatura degli allineatori. Uno dei principali vantaggi degli allineatori stampati è la riduzione delle fasi di produzione. Gli allineatori stampati vengono prodotti esportando gli allineatori virtuali dal software di CAD ortodontico e importandoli nel software della stampante. Le procedure post-printing consistono soltanto nella centrifugazione, nella rimozione dei supporti e nella post-polimerizzazione degli allineatori. In questo modo, si ha un flusso di lavoro più semplice e veloce rispetto a quello tradizionale, riducendo i tempi di produzione e consentendo ai pazienti di ricevere i loro allineatori in tempi più brevi.

Un altro vantaggio della stampa 3D è la possibilità di ottenere degli allineatori altamente precisi e customizzati per ogni paziente, riducendo al minimo gli errori di produzione e migliorando la biomeccanica degli spostamenti dentali.

Tuttavia, la tecnologia di stampa 3D presenta alcuni limiti, tra cui l’acquisizione di una certa competenza tecnica e l’acquisto di attrezzature costose, che potrebbero non essere disponibili in tutti gli studi ortodontici o laboratori odontotecnici.

Nel complesso, la stampa 3D degli allineatori diretti rappresenta una soluzione promettente per migliorare la precisione, la velocità e l’efficacia dei trattamenti ortodontici. 

 

 

Avete parlato di processo tradizionale di produzione degli allineatori, quali sono le differenze con la stampa 3D? 

Nel processo convenzionale di termoformatura è necessaria una serie di procedure che portano ad un grande dispendio di tempo, ovvero stampare i modelli dentali, termoformare i fogli di PET-G o poliuretano, rimuoverli dai modelli, tagliare gli eccessi di plastica dagli allineatori, rimuovere l’allineatore dal modello e rifinirlo. Gli allineatori stampati non sono sottoposti a tutte queste procedure, con un risparmio di tempo per il tecnico o l'ortodontista e una procedura più semplice e pulita.

In più, durante la termoformatura su modelli, il materiale plastico sottoposto al calore subisce delle deformazioni termiche, che possono portare a delle alterazioni della forma finale degli allineatori con riduzione dei risultati clinici. 

Nella stampa 3D, al contrario, gli allineatori sono disegnati nei software di CAD con degli spessori specifici che vengono mantenuti durante il processo di stampa, avendo la possibilità di individualizzare forma e spessore di ogni singolo allineatore in base agli spostamenti dentali da ottenere, senza la necessità di avere un modello fisico. 

 

 

Avete detto che la stampa 3D evita la realizzazione dei modelli fisici su cui termoformare gli allineatori. Oltre ai vantaggi in termini di produzione, questa caratteristica può avere dei riscontri positivi anche a livello ambientale?  

Nel caso degli allineatori realizzati con termoformatura, un grave problema è dovuto al numero elevatissimo di modelli dentali in resina che vengono prodotti ogni anno per la fabbricazione degli allineatori. Non essendo riciclabili, hanno un grande impatto negativo sulla questione ambientale che può essere notevolmente ridotto utilizzando allineatori stampati. In più, con la stampa 3D, è possibile eliminare la polvere e di piccole particelle create dalla fresatura dei modelli dentali, dalla termoformatura e dalla rifinitura degli allineatori termoformati, che potrebbero danneggiare l'operatore e inquinare il laboratorio o lo studio ortodontico.

 

 

Quali sono i materiali che secondo voi sono più indicati per la stampa 3D degli allineatori?

Per la stampa 3D sono disponibili diversi materiali sul mercato. Tuttavia, per la stampa diretta degli allineatori è consigliato l’utilizzo di una classe particolare di polimeri, le cosiddette resine a memoria di forma, come ad esempio la resina Tera Harz TC-85DAC (Graphy, Seoul, Korea). 

Queste resine possono modificare la loro forma a seguito all’esposizione al calore, recuperando la loro geometria iniziale alla cessazione dello stimolo. Grazie alle loro caratteristiche di elasticità e trasparenza, queste resine a memoria di forma rappresentano ad oggi il materiale più idoneo per la stampa diretta degli allineatori, permettendo il rilascio di forze costanti e leggere durante il loro utilizzo.

 

 

A vostro avviso quali saranno gli scenari di sviluppo futuri della stampa 3D degli allineatori?

A nostro avviso, l’utilizzo dei nuovi polimeri per la stampa 3D rappresenta il trend attuale per la produzione della maggior parte degli apparecchi ortodontici, compresi gli allineatori. Gli sviluppi futuri tenderanno sempre di più verso una stampa di tipo 4D, basata cioè sull’utilizzo di materiali a memoria di forma con la capacità di trasformarsi nel tempo in base all’influenza di fattori esterni.

Questo nuovo approccio permetterà al clinico di utilizzare la stampa diretta degli allineatori come valido ausilio per impostare dei trattamenti ortodontici self-driven e completamente customizzati, che tengano conto delle esigenze cliniche e biomeccaniche di ogni paziente.


 

 

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