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Sorrisi su misura: come la stampa 3D sta trasformando l'odontoiatria moderna
Francesco Biaggini

Diplomato Itis a Genova nel 1995, ha intrapreso il proprio percorso formativo seguendo come organizzatore i corsi di Parodontologia ed Implantologia presso lo studio Sicor del Dr. Giuseppe Corrente, i corsi di Protesi del Dr. Aldo Anglesio Farina, i corsi di Implantologia del Prof. Paolo Mangiante e del Prof. Alberto Rebaudi. Responsabile area implantologia presso la Biaggini Medical Devices e specialist per KLS Martin dal 2000 al 2012. Ha partecipato alla stesura dell’ “Atlante di Implantologia” 1°, 2°, 3° e 4° edizione. Specializzato in Chirurgia Guidata con firma su pubblicazioni internazionali, relatore in corsi di Odontoiatria Digitale in Universita’ e Associazioni Scientifiche. Firmatario di pubblicazioni sulla stampa 3D e sulla protesi implantare. Dal 2013 è CEO di IPD Italia - AbutmentCompatibili.com

 

Francesco Biaggini

L’odontoiatria sta attraversando una fase di trasformazione radicale, spinta dall’avvento e dall’integrazione della stampa 3D nei suoi processi. Questa tecnologia che permette la realizzazione di strutture complesse layer by layer non è semplicemente un’evoluzione, ma rappresenta una rivoluzione che ridefinisce le possibilità di trattamento, introducendo un livello di personalizzazione e precisione fino ad ora inesplorato. Questo testo si propone di esplorare come la stampa 3D stia influenzando il settore odontoiatrico, evidenziando non solo le applicazioni attuali e i benefici tangibili, ma anche sfidando i professionisti a riflettere sulle future potenzialità e sulle implicazioni etiche e pratiche di questa innovazione. 

La stampa 3D in odontoiatria sfrutta tecnologie all’avanguardia come la Stereolithography (SLA), il Digital Light Processing (DLP), e il Selective Laser Sintering (SLS) per creare dispositivi su misura che si adattano perfettamente alle esigenze individuali dei pazienti. Questi strumenti, abbinati a materiali innovativi, permettono una personalizzazione senza precedenti nei trattamenti, migliorando non solo l’efficacia clinica ma anche l’esperienza complessiva del paziente (Fig. 1). 


Esempio fornito da Dr A. Cacioppo di abutment provvisorio personalizzato stampato in ChairSide (PA)
Fig.1. Esempio fornito da Dr A. Cacioppo di abutment provvisorio
personalizzato stampato in ChairSide (PA)


Le applicazioni della stampa 3D spaziano dalla produzione di modelli anatomici per la pianificazione chirurgica alla creazione di impianti e protesi personalizzate, passando per la realizzazione di dispositivi ortodontici bite e guide chirurgiche. Ogni applicazione dimostra l’immensa versatilità della stampa 3D, capace di adattarsi e rispondere a una vasta gamma di esigenze cliniche con precisione e rapidità (Fig. 2, Fig. 3). 
 


Modello anatomico stampato e impianto Iuxtaosseo stampato in titanio, immagini fornite da Ing M. Bonacina Ars&Tecnology (BG)
Fig.2. Modello anatomico stampato e impianto Iuxtaosseo stampato in
titanio, immagini fornite da Ing M. Bonacina Ars&Tecnology (BG)
Immagine di Bite Modellato e stampato in ChairSide, immagine fornita da Dr A. Cacioppo (PA)
Fig.3. Immagine di Bite Modellato e stampato in ChairSide, immagine
fornita da Dr A. Cacioppo (PA)

Nonostante i progressi, la strada verso l’adozione universale della stampa 3D nell’odontoiatria è costellata di sfide. Queste includono, non solo questioni tecniche come la precisione della stampa e la resistenza dei materiali, ma anche considerazioni più ampie riguardanti la formazione dei professionisti, gli investimenti iniziali necessari e le normative che regolano l’uso di dispositivi medici stampati in 3D. Guardando al futuro, il mio testo vorrebbe invitare a una riflessione sulle potenziali evoluzioni della stampa 3D nell’ambito odontoiatrico. L’integrazione con l’intelligenza artificiale, lo sviluppo di nuovi materiali ancora più performanti e l’adozione di tecniche di stampa avanzate, permettono di spingere ancora più in là i confini della personalizzazione e dell’efficienza dei trattamenti odontoiatrici. In conclusione, questo testo non vuole essere solo una panoramica dello stato attuale, ma un invito alla comunità odontoiatrica a intraprendere un viaggio verso l’innovazione continua.
Stimolando il ragionamento critico e la visione prospettica, mira a incoraggiare i professionisti del settore a esplorare nuove frontiere della medicina dentale, per migliorare la cura del paziente e ridefinire cosa sia possibile nel campo dell’odontoiatria.


APPLICAZIONI ATTUALI E CASISTICHE

La stampa 3D si è affermata come uno degli strumenti più versatili e rivoluzionari nell’odontoiatria moderna, offrendo soluzioni su misura che erano inconcepibili con le metodologie tradizionali. Questa parte del testo esplora le principali applicazioni attuali della stampa 3D in odontoiatria, illustrando come queste innovazioni stiano migliorando la qualità dei trattamenti e l’esperienza dei pazienti.

1.Protesi e restauri dentali 
La stampa 3D ha reso possibile la produzione rapida e precisa di corone, ponti, faccette e altre forme di restauri dentali. Grazie alla precisione offerta da questa tecnologia, i restauri sono altamente personalizzati e si adattano perfettamente alle esigenze individuali dei pazienti, garantendo risultati estetici e funzionali superiori. Materiali innovativi e tecnologie di stampa innovative permettono oggi di stampare con gradazioni di colore (vedi D-Fab - DWS) sia elementi provvisori che definitivi (Fig. 4).

2.Ortodonzia 
In ortodonzia, la stampa 3D viene utilizzata per creare apparecchi ortodontici su misura, come aligner trasparenti, che offrono un’alternativa più estetica e confortevole ai tradizionali apparecchi metallici. Questa personalizzazione migliora non solo l’aspetto, ma anche l’efficacia del trattamento ortodontico, riducendo il tempo necessario per raggiungere i risultati desiderati.

3.Guide chirurgiche e pianificazione chirurgica 
La stampa 3D ha trasformato la pianificazione e l’esecuzione degli interventi chirurgici in odontoiatria, permettendo la produzione di guide chirurgiche personalizzate. Queste guide assistono i chirurghi nella precisione dell’impianto, riducendo il rischio di complicazioni e migliorando gli esiti chirurgici.

4.Modelli didattici e di pianificazione del trattamento 
I modelli anatomici invece, non solo facilitano la comprensione delle complesse strutture anatomiche, ma permettono anche di simulare interventi chirurgici in un contesto privo di rischi. La possibilità di riprodurre casi clinici specifici attraverso la stampa 3D migliora notevolmente l’apprendimento esperienziale, consentendo ai dentisti o futuri dentisti di affinare le proprie abilità pratiche prima di operare su pazienti reali.

5.Impianti iuxtaossei e strutture metalliche 
La stampa 3D di metallo rappresenta la frontiera più consolidata tecnologicamente parlando nel campo dell’implantologia odontoiatrica, offrendo soluzioni su misura che si adattano alle esigenze individuali dei pazienti. Questa tecnologia all’avanguardia permette la realizzazione di impianti dentali e componenti protesici con una precisione e una compatibilità biologica senza precedenti. 


Esempio di stampa con D-Fab e resine Iris Max DWS (VI)
Fig.4. Esempio di stampa con D-Fab e resine Iris Max DWS (VI)

Grazie alla sua capacità di lavorare con materiali biocompatibili, come il titanio, gli impianti realizzati attraverso la stampa 3D si integrano con il tessuto osseo, promuovendo una guarigione in linea con le tecnologie più consolidate dell’implantologia tornita. 
Inoltre, la personalizzazione offerta da questa tecnologia assicura non solo un adattamento perfetto, ma anche una possibilità di trattare casi implantari non risolvibili in altra maniera, mentre per le strutture protesiche l’unione delle tecnologie additive in simbiosi con quelle sottrattive (fresatura in ripresa) permettono di elevare gli standard di accoppiamenti meccanici con una libertà progettuale impossibile da ottenere con tecnologie sottrattive.


CASISTICHE DI SUCCESSO

La letteratura odontoiatrica è ricca di esempi che dimostrano l’efficacia della stampa 3D. Uno studio di caso significativo riguarda la ricostruzione di un sorriso mediante corone e ponti completamente stampati in 3D, che non solo ha restituito al paziente la funzionalità masticatoria, ma ha anche migliorato notevolmente l’estetica del sorriso. Un altro esempio è l’uso di guide chirurgiche stampate in 3D in implantologia, che ha permesso di posizionare gli impianti con una precisione senza precedenti, riducendo il tempo di intervento e migliorando l’esperienza complessiva del paziente (Fig. 5, Fig. 6, Fig. 7). 


Esempio di chirurgia guidata con dima scomponibile Immagine fornita da Medialab - Implant 3D (SP)
Fig.5. Esempio di chirurgia guidata con dima scomponibile Immagine
fornita da Medialab - Implant 3D (SP)
Modello stampato con analoghi da stampa IPD ProCam , immagine fornita da Laboratorio Il Dente (TO)
Fig.6. Modello stampato con analoghi da stampa IPD ProCam , immagine
fornita da Laboratorio Il Dente (TO)
Elementi provvisori stampati con resina VOCO V-Print Ceb Temp e stampante DentalMakers LB4K (FR)
Fig.7. Elementi provvisori stampati con resina VOCO V-Print Ceb Temp e
stampante DentalMakers LB4K (FR)

Le applicazioni attuali della stampa 3D in odontoiatria rappresentano solo la punta dell’iceberg del potenziale di questa tecnologia. Ogni caso di successo, non solo dimostra i benefici immediati per pazienti e professionisti, ma apre anche la strada a future innovazioni. Man mano che la tecnologia evolve, è probabile che vedremo applicazioni ancora più avanzate e personalizzate, che continueranno a ridefinire i confini dell’odontoiatria moderna (Fig. 8, Fig. 9, Fig. 10). Nelle prossime pagine potrete vedere due utilizzi della tecnologia additiva, sono esempi clinici che potrete mettere in pratica già da domani stesso.


Modello stampato con analoghi da stampa IPD ProCam, immagine fornita da Dental Makers (FR)
Fig.8. Modello stampato con analoghi da stampa IPD ProCam, immagine
fornita da Dental Makers (FR)
9.Elementi definitivi stampati con D-Fab e Resina Irix max photoshade, Immagine fornita da DWS (VI)
10.Elementi definitivi stampati con D-Fab e Resina Irix max photoshade, Immagine fornita da DWS (VI)
Fig.9-10. Elementi definitivi stampati con D-Fab e Resina Irix max
photoshade, Immagine fornita da DWS (VI)


SFIDE E LIMITAZIONI

Nonostante l’enorme potenziale della stampa 3D nell’odontoiatria moderna, la strada verso una sua adozione capillare e ottimale è irta di sfide e limitazioni. Queste barriere, non solo delineano l’attuale panorama di utilizzo, ma forniscono anche spunti cruciali per la ricerca futura e lo sviluppo tecnologico. Affrontare queste sfide è essenziale per sbloccare il pieno potenziale della stampa 3D nel settore odontoiatrico.

Precisione e qualità dei materiali 
Nonostante i notevoli progressi, la precisione di stampa e la qualità dei materiali utilizzati restano una preoccupazione centrale. La durabilità e la resistenza meccanica dei materiali stampati in 3D devono incontrare gli standard elevati richiesti per applicazioni mediche, garantendo al contempo la sicurezza e la compatibilità biologica a lungo termine.

Costi e Accessibilità 
L’accesso alle tecnologie di stampa 3D può essere limitato dai costi elevati associati all’acquisto e alla manutenzione delle stampanti di alta qualità, nonché dal costo dei materiali di consumo. Questo aspetto rappresenta una barriera significativa per molte cliniche e laboratori odontotecnici, specialmente in aree meno sviluppate o per strutture di piccole dimensioni.

Formazione e competenze tecniche 
Questo è uno degli aspetti più critici. La necessità di formazione specifica e di competenze tecniche avanzate per operare efficacemente con le stampanti 3D e per progettare dispositivi medici personalizzati, rappresenta un’altra sfida notevole. Il gap di conoscenza può rallentare l’adozione della tecnologia e limitare la sua applicazione a un gruppo ristretto di specialisti.

Normative e standardizzazione 
Il quadro normativo relativo alla produzione e all’uso di dispositivi medici stampati in 3D è ancora in fase di evoluzione. La necessità di standardizzazione e di chiari protocolli di sicurezza è impellente per assicurare che i prodotti offrano le garanzie necessarie in termini di sicurezza e affidabilità.

Resistenza al cambiamento 
Infine, la resistenza al cambiamento da parte di alcuni professionisti del settore può rappresentare una sfida culturale non trascurabile. L’adozione di nuove tecnologie richiede un cambio di mentalità e la disponibilità a rivedere pratiche consolidate a favore di approcci innovativi.


SUPERARE LE SFIDE

Superare queste sfide richiede un approccio collaborativo che coinvolga professionisti del settore, istituzioni accademiche, produttori di tecnologie e organi regolatori. L’investimento in ricerca e sviluppo, insieme a programmi di formazione e aggiornamento professionale, sono essenziali per migliorare la precisione, l’affidabilità e l’accessibilità della stampa 3D in odontoiatria. Inoltre, lo sviluppo di un quadro normativo chiaro e l’adozione di standard internazionali contribuiranno a garantire la sicurezza e l’efficacia dei dispositivi stampati in 3D.

Le sfide e le limitazioni attuali della stampa 3D in odontoiatria non ne diminuiscono il potenziale rivoluzionario, ma evidenziano il cammino che ancora deve essere percorso. Affrontare queste sfide è fondamentale per realizzare appieno le promesse di personalizzazione, efficienza e innovazione che la stampa 3D porta con sé. Con un impegno congiunto da parte di tutti gli attori coinvolti, il futuro dell’odontoiatria potrà essere caratterizzato da trattamenti sempre più personalizzati, efficaci e accessibili. Nel futuro dell’odontoiatria, la stampa 3D si preannuncia come una forza motrice di investimenti, innovazione e cambiamento, promettendo di ridefinire non solo le modalità di trattamento, ma anche il ruolo dei professionisti del settore. L’integrazione tra intelligenza artificiale (IA) e stampa 3D rappresenta uno degli sviluppi più promettenti, con il potenziale di trasformare radicalmente sia la progettazione che la realizzazione di dispositivi dentali personalizzati. Questo connubio tecnologico, non solo migliorerà l’efficienza e la precisione, ma aprirà anche la strada a nuove possibilità di trattamento, rendendo l’odontoiatria più accessibile e personalizzata che mai.

L’intelligenza artificiale, con le sue capacità di apprendimento e analisi, può rivoluzionare il processo di progettazione in odontoiatria. Analizzando vasti dataset di informazioni cliniche, l’IA può identificare pattern e correlazioni che sfuggirebbero all’occhio umano, guidando la creazione di dispositivi dentali che, non solo si adattano perfettamente all’anatomia del singolo paziente, ma sono anche ottimizzati per promuovere i migliori esiti clinici. Questo livello di personalizzazione, unito alla velocità e alla flessibilità della stampa 3D, permette di produrre rapidamente soluzioni dentali su misura, riducendo i tempi di attesa per i pazienti e aumentando l’efficacia dei trattamenti. La progressiva fusione tra IA e stampa 3D incide profondamente anche sul ruolo degli odontotecnici e dei medici dentisti, invitandoli ad un continuo aggiornamento professionale. Gli odontotecnici, in particolare, si troveranno a lavorare sempre più spesso in sinergia con algoritmi intelligenti per la progettazione e la realizzazione di dispositivi dentali. Questo non solo richiederà una profonda comprensione delle basi tecniche e cliniche della stampa 3D, ma aprirà anche nuove opportunità di specializzazione e innovazione nel campo odontotecnico. Parallelamente, l’approccio “chairside” da parte del medico dentista, ovvero la capacità di produrre dispositivi dentali direttamente nello studio dentistico, diventerà sempre più diffuso. 

La stampa 3D, integrata con l’IA, consentirà ai dentisti di progettare e realizzare in tempo reale soluzioni personalizzate, dalla semplice corona dentale a dispositivi ortodontici complessi, migliorando notevolmente l’efficienza del trattamento e l’esperienza del paziente. Questa immediata disponibilità di soluzioni personalizzate sul punto di cura rappresenta una vera rivoluzione, che richiederà ai dentisti non solo di aggiornare le proprie competenze tecniche, ma anche di adottare un nuovo approccio alla gestione del paziente, sempre più centrato sulla personalizzazione e l’innovazione.


CONCLUSIONE

Nell’epilogo della nostra esplorazione sulla stampa 3D in odontoiatria, ci troviamo dinanzi ad un’era di progresso tecnologico che non ha precedenti, un’era che ci invita a ridefinire i confini della cura dentale. Questa tecnologia, con la sua promessa di personalizzazione e precisione, apre nuove vie per migliorare significativamente l’efficienza dei trattamenti e l’esperienza dei pazienti. La questione ora diventa: come possiamo, in qualità di professionisti nel campo dell’odontoiatria, dell’odontotecnica e informatica, massimizzare il trasferimento di questi benefici ai pazienti?

La stampa 3D offre la possibilità di andare oltre le convenzionali pratiche di cura, permettendoci di progettare e realizzare soluzioni che si adattano perfettamente all’anatomia unica di ciascun paziente. Questa capacità di personalizzazione porta con sé un potenziale immenso per migliorare non solo l’aspetto funzionale dei trattamenti ma anche il comfort e la soddisfazione del paziente stesso. La sfida che si presenta è dunque quella di integrare queste innovazioni tecnologiche in modo che siano accessibili e applicabili all’interno delle pratiche cliniche quotidiane, garantendo al tempo stesso che i costi e le competenze tecniche richieste non diventino barriere insormontabili. Inoltre, l’adozione della stampa 3D solleva questioni di natura etica e professionale che richiedono un’attenta riflessione.

Come possiamo assicurarci che il rapido sviluppo di queste tecnologie non comprometta la qualità dei trattamenti odontoiatrici o la sicurezza dei pazienti? Come possiamo garantire che i dati sensibili dei pazienti siano protetti in questo nuovo contesto di produzione digitale? 
E, infine, come possiamo lavorare insieme all’odontotecnico per sviluppare linee guida etiche che governino l’uso responsabile di queste tecnologie avanzate?

La risposta a queste domande richiede un dialogo aperto e collaborativo tra professionisti di diverse discipline, medici, tecnici, legislatori, industria, con un impegno condiviso verso l’apprendimento continuo e l’adattamento alle nuove tecnologie. Solo attraverso la condivisione delle conoscenze e delle esperienze possiamo sperare di navigare con successo le acque complesse di questa era di innovazione, assicurando che i benefici della stampa 3D siano pienamente realizzati e condivisi con i pazienti. In questo contesto di cambiamento, l’importanza della formazione continua diventa ancora più evidente. È essenziale che medici dentisti, odontotecnici, si impegnino in percorsi formativi che non solo li dotino delle competenze tecniche necessarie, ma che li sensibilizzino anche alle implicazioni etiche della loro pratica. Insieme, possiamo lavorare per garantire che l’evoluzione della stampa 3D in odontoiatria si traduca in trattamenti più efficaci, più accessibili e più personalizzati, elevando così lo standard di cura per tutti i pazienti. In conclusione, l’integrazione della stampa 3D nel campo dell’odontoiatria rappresenta un’opportunità senza precedenti per migliorare la qualità della cura dentale. 
Tuttavia, per realizzare appieno il suo potenziale, è fondamentale che ci muoviamo con una consapevolezza critica delle sue sfide, lavorando insieme per navigare il suo impatto sulla pratica clinica, sulla formazione professionale e sulla società nel suo insieme. Con un approccio collaborativo e multidisciplinare, possiamo assicurare che le innovazioni tecnologiche si traducono in benefici tangibili per i pazienti, marcando così l’inizio di una nuova era nell’odontoiatria, l’era della tecnologia additiva.
 

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