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ARS & TECHNOLOGY: un'azienda hi-tech al servizio dell'odontoiatra digitale
Ars&Tech è un’azienda medicale registrata presso il Ministero della Salute come fabbricante di dispositivi medici impiantabili su misura.
Ing. Matteo Bonacina

Ingegnere Biomedico e Cofondatore Ars &Tech
Matteo Bonacina si laurea magistrale in ingegneria biomedica nell’anno 2006 e sostiene l’esame di stato in ingegneria industriale. Nello stesso anno vince il concorso universitario StartCup della Regione Lombardia e viene premiata l’idea aziendale focalizzata sulle tecniche di ricostruzione cranica e maxillofacciale. Fonda nello stesso anno l’azienda nel mentre ottiene un contratto di ricerca presso il Politecnico di Milano focalizzato sulle leghe a memoria per i dispositivi medici a carico dinamico per il  trattamento delle patologie della colonna spinale. Nel 2009 l’azienda Ars & Technology apre la sua divisione dentale focalizzandosi nei processi di produzione CAD/CAM, fornendo servizi di fresatura in tutta Italia. Nel 2013 viene attivata l’area commerciale nel settore digitale dentale, fornendo ai propri clienti, apparecchiature, assistenza e supporto a 360°. Nel 2016 Ars & Technology focalizza la propria attenzione nel mondo della stampa 3D, fornendo ai propri clienti sia il servizio di prototipazione rapida che la vendita delle tecnologie stesse. Nel 2019 viene rilasciato il marchio Ti32: l’azienda si registra al Ministero della Salute come fabbricante di dispositivi medici su misura in Titanio. Dopo oltre un decennio di progettazioni e lavorazioni conto service in ambito maxillofacciale e neurochirurgico, l’azienda decide di investire nelle proprie competenze attivando un reparto di stampa 3D del titanio medicale  e diventando al tempo stesso produttrice di dispositivi medici impiantabili certificati classe IIb.

foto di Matteo Bonacina

Gli impianti iuxta ossei sottoperiostei sono dispositivi impiantabili classe IIb progettati a partire da un esame radiologico quali CBCT o tac spirale. Nei casi di impianti full arch è assolutamente necessaria la realizzazione di una dima radiologica (generalmente una copia della protesi mobile del paziente), mentre nei casi di ricostruzione parziale sono sufficienti le scansioni intraorali del paziente in occlusione (Fig. 1).


 

Vista coronale degli impianti in sezione.
Fig. 1. Vista coronale degli impianti in sezione.

 



La progettazione di un impianto iuxta è sempre protesicamente guidata: la disposizione dei monconi transmucosi (per una protesi provvisoria cementata) o delle connessioni implantari (ad esagono esterno o più semplicemente 
MUA per una protesi avvitata) viene eseguita considerando un progetto protesico o il montaggio della protesi mobile. Il più delle volte viene progettata e realizzata una dima di taglio ad appoggio osseo (prodotta in titanio medicale): la dima serve ad effettuare, laddove possibile, delle osteotomie puntuali della cresta ossea. Tale procedura consente di affossare la trama dello iuxta nel mascellare fornendo una primaria stabilità e al contempo di evitare tensioni dei tessuti nella zona crestale. Vengono posizionate le viti di fissazione nelle zone residue di osso basale al fine di stabilizzare l’impianto (nei casi di impianti iuxta “press-fit” il numero di viti è ridotto al minimo in quanto vengono preferiti i sottosquadra dei mascellari per fissare e stabilizzare il dispositivo) (Fig. 2).


 

Impianto iuxta parziale "screw-retained".
Fig. 2. Impianto iuxta parziale "screw-retained".

 



Il progetto dell’impianto iuxta osseo viene sempre condiviso con il clinico mediante un software dedicato; approvata la progettazione si procede alla realizzazione del dispositivo mediante tecnologie di stampa 3D del titanio medicale grado 23 (Selective Laser Melting). Laddove il dispositivo sia provvisto di connessioni implantari, lo stesso viene riposizionato su macchine CNC a 5 assi ad alta precisione, al fine di macchinare i piani della fixture implantare e la filettatura. L’impianto viene sottoposto ad un controllo qualità dimensionale e ad una verifica di calzata sul biomodello dei mascellari del paziente prodotti in resina per mezzo di stampanti DLP. Prima del confezionamento vengono effettuati dei trattamenti superficiali del titanio e specifici lavaggi al fine di decontaminare la superficie del titanio da ogni eventuale residuo di polvere o residui oleosi provenienti dalle lavorazioni meccaniche.
L’impianto iuxta viene infine spedito non sterile alla clinica, mediante specifico confezionamento, e corredato di dichiarazione di conformità in ottemperanza alle normative vigenti previste dalla legge europea MDR (Medical Device Regulation) unitamente all’istruzione d’uso e di sterilizzazione.

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