L’emergenza sanitaria, con il Decreto legge “Io resto a casa”, di fatto non ha obbligato i dentisti ad un provvedimento di chiusura, ma molti studi sul territorio nazionale, hanno deciso di chiudere restando a disposizione dei pazienti solo per i casi indifferibili. La chiusura dello studio, a causa del Covid-19, ha provocato inevitabilmente un fatturato vicino allo zero, ma non ha annullato le spese a cui lo studio, anche chiuso, deve affrontare. Gli interventi in aiuto dei DPCM e dell’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza Medici (ENPAM), sono sufficienti per limitare i danni?
Risponde a questo e altri quesiti il dott. Massimo Depedri, con due interessanti articoli pubblicati su Odontoiatria 33, nei quali vengono chiariti gli aspetti gestionali dello studio odontoiatrico in questo momento di emergenza sanitaria e quali strumenti adottare per affrontarli.
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