Dr. Fabio Disconzi
Si laurea in Odontoiatria e Protesi dentale nel 1993. In seguito, consegue un Master in posturologia e segue numerosi corsi sull’occlusione. Utilizzatore di microscopio operatorio dal 2000. Dal 2003 è diventato, per conto di ZEISS Italia, formatore e relatore di corsi teorico pratici per la microscopia odontoiatrica
- Il microscopio operatorio è spesso considerato uno strumento il cui unico vantaggio sia l’ingrandimento. Quali altre peculiarità del microscopio, oltre alla visione ingrandita, l’hanno conquistata?
Senza dubbio la visione ingrandita rappresenta il vantaggio più rilevante dello strumento. Non sono da meno l’ergonomia e la comunicazione. Lavorare con una postura corretta permette di evitare nel tempo fastidiosi problemi muscolo scheletrici, di cui soffre un gran numero di dentisti. La telecamera del microscopio permette di comunicare al paziente con semplicità ed efficacia il piano terapeutico, permette di documentare la propria professionalità e di comunicare con il proprio team, migliorando il workflow delle sedute.
- Lei è un convinto utilizzatore del microscopio odontoiatrico, tanto da inserirne uno in ogni sala operativa. Quali vantaggi apprezzano i Suoi pazienti?
Molti sono i fattori che mi hanno convinto a dotare di un microscopio operatorio ogni sala operativa, inclusa quella dedicata all’igiene orale. Questo strumento mi permette diagnosi rapide e precise, terapie efficienti e definitive, gli esiti post-operatori sono poco traumatici e garantiscono al paziente un veloce recupero. Oggi non potrei operare in modo soddisfacente senza l’assistenza di questo strumento. Capisco che possa sembrare un’affermazione forte ed eccessiva, io non posso rinunciare agli importanti benefici che la mia professionalità riceve dal microscopio in termini di ergonomia e di efficienza, non posso più operare senza. Per ciò che riguarda i miei pazienti storici, sono abituati a vedere che le loro terapie sono eseguite con il microscopio, ne riconoscono l’importanza ed il valore, tanto da spingere conoscenti e amici a farsi curare nel mio studio.
- Oltre alla qualità delle soluzioni che ZEISS propone, per cui ha scelto questi strumenti per la Sua professione, nel tempo cosa ha apprezzato di più del rapporto con ZEISS?
Ho sempre avuto un rapporto estremamente edificante con ZEISS ed i suoi dirigenti, i quali si sono sempre attivati nel propormi soluzioni innovative e nel supportarmi. Un altro aspetto importante che apprezzo molto è legato al fatto che, benché la strumentazione in mio possesso stia operando da parecchi anni, abbia avuto pochi problemi e che, quando sono capitati, la riparazione sia stata veloce.
- Per mantenere l’efficienza degli strumenti, quanto è importante il ruolo del service ZEISS?
Come per tutte le attrezzature ad alta tecnologia i controlli programmati producono effetti benefici nel tempo. Un OPMI PROergo, il più datato, è presente nel mio studio dal 2004. Tuttora è perfettamente funzionante, le parti di ricambio ed eventuali accessori sono tutt’ora reperibili. In caso di malfunzionamento il service ZEISS è rapido ed efficiente negli interventi.
- Durante la Sua attività ha avuto modo di incontrare parecchi colleghi che chiedevano pareri sull’uso del microscopio operatorio. Quali sono i Suoi consigli più ricorrenti?
Sicuramente ne consiglio l’acquisto. È ormai confermato da tutta la comunità scientifica che la visione ingrandita è la base di qualsiasi chirurgia micro-invasiva e l’odontoiatria è una disciplina squisitamente mininvasiva. Consiglio ai miei colleghi di acquistare uno strumento adatto alle proprie necessità e alla propria sensibilità. ZEISS produce microscopi che è possibile configurare con accessori diversi a seconda delle esigenze del clinico. Consiglio anche di seguire dei corsi per migliorare velocemente le proprie abilità nell’utilizzo, per rendere la curva di apprendimento rapida e per utilizzare con soddisfazione questo meraviglioso strumento.