Buongiorno Nicola, è un piacere averti qui oggi. Sei un esperto nel settore odontotecnico, e possiedi tre fresatori a 5 assi Santa-Barbara che utilizzi per produrre dispositivi medici e abutment. Vorrei iniziare chiedendoti: in che modo la fresatura a 5 assi ha cambiato il tuo lavoro quotidiano?
Grazie, Francesco. La fresatura a 5 assi ha davvero rivoluzionato il modo in cui lavoriamo, soprattutto per quanto riguarda la produzione di dispositivi medici come abutment personalizzati. La possibilità di fresare su più assi ci permette di raggiungere un livello di precisione impensabile fino a qualche anno fa. Ad esempio, nella fresatura delle connessioni implantari, dove anche la minima variazione può compromettere la stabilità, la fresatura a 5 assi ci consente di mantenere tolleranze estremamente strette.
A proposito di tolleranze, è un aspetto cruciale per garantire il successo di un impianto. Potresti spiegare meglio cosa intendiamo per "tolleranze" in questo contesto e quali sfide affronti nella loro gestione?
Certo. Le tolleranze definiscono quanto una dimensione può discostarsi dalla sua misura ideale senza compromettere il funzionamento del pezzo. Nel caso delle connessioni implantari, ad esempio, dobbiamo considerare tolleranze dimensionali e di posizione. Se pensiamo al diametro dell’esagono di un impianto, una variazione anche di pochi centesimi di millimetro può fare la differenza tra un abutment che si inserisce correttamente o uno che presenta micromovimenti sotto carico masticatorio. Questo non solo compromette la stabilità dell’impianto, ma può anche portare a usura precoce o addirittura al fallimento dell’im
pianto stesso.
Quindi la precisione è fondamentale. Come riesci a garantire che le macchine mantengano la precisione necessaria?
La precisione è il risultato di diversi fattori. Innanzitutto, i CAM (Computer-Aided Manufacturing) che guidano le macchine svolgono un ruolo chiave. I software CAM ci permettono di pianificare il percorso di fresatura in modo preciso, tenendo conto delle caratteristiche del materiale, del tipo di utensile e delle specifiche del progetto. Le fresatrici a 5 assi sono poi fondamentali perché consentono di lavorare il materiale da angolazioni diverse senza dover rimuovere il pezzo o riposizionarlo, riducendo il rischio di errori.
A proposito di utensili, quanto influisce la scelta delle frese nel processo di fresatura di abutment e altri dispositivi medici?
È un fattore critico. Le frese variano non solo per dimensione, ma anche per materiale. Per esempio, la fresatura di metalli come il titanio, che è molto utilizzato per gli impianti grazie alla sua biocompatibilità, richiede frese specifiche in grado di resistere all’usura. Inoltre, ogni materiale ha le proprie caratteristiche: il titanio è più duro rispetto a materiali come lo zirconio, quindi dobbiamo scegliere utensili che possano garantire un'alta precisione senza compromettere la durata degli stessi. L’usura dell'utensile può portare a variazioni nelle tolleranze, compromettendo il risultato finale.
E dal punto di vista regolatorio? La produzione di dispositivi medici richiede standard di certificazione molto stringenti. Come ti assicuri di rispettarli?
Esattamente. I dispositivi medici devono rispettare normative precise, soprattutto per quanto riguarda la certificazione CE e le ISO, come la ISO 13485 che riguarda i dispositivi medici. Questo significa che ogni fase del processo, dalla progettazione alla produzione, deve essere tracciabile e verificabile. Le macchine stesse devono essere certificate per la produzione di dispositivi medici, e ci sono controlli di qualità molto rigidi su ogni pezzo prodotto. Utilizziamo anche scanner 3D per verificare che i pezzi finiti siano conformi ai progetti CAD
originali.
Tornando alla fresatura a 5 assi, immagino che lavorare con materiali differenti presenti delle sfide. Come gestisci la varietà di metalli e materiali che utilizzi?
Ogni materiale ha le proprie peculiarità. Come dicevo prima, il titanio è uno dei materiali più utilizzati, ma ci sono anche leghe di cromo-cobalto e zirconio, che richiedono impostazioni di fresatura differenti. Ad esempio, il titanio tende a surriscaldarsi durante la fresatura, quindi dobbiamo regolare la velocità di taglio e la lubrificazione per evitare deformazioni. Il zirconio, invece, è molto duro ma fragile, quindi richiede un approccio più delicato per evitare rotture. In ogni caso, la conoscenza approfondita dei materiali e l'uso corretto dei parametri di fresatura sono essenziali per garantire la qualità del prodotto finale.
Immagino che anche la manutenzione delle macchine sia fondamentale per mantenere questi standard elevati.
Assolutamente. Le fresatrici a 5 assi sono macchine complesse e richiedono una manutenzione
regolare per garantire che continuino a funzionare con la precisione necessaria. Questo include la sostituzione delle frese, la calibrazione dei sensori e il controllo del software. Se trascuriamo la manutenzione, rischiamo di compromettere non solo la
precisione, ma anche la sicurezza dei dispositivi prodotti.
Un’ultima domanda, Nicola. Guardando al futuro, come vedi l’evoluzione della fresatura e della digitalizzazione in odontoiatria?
Credo che la digitalizzazione continuerà a crescere, migliorando non solo la precisione, ma anche l’efficienza del processo produttivo, questo grazie anche alle AI. Tecnologie come la stampa 3D stanno già affiancando la fresatura, soprattutto per la realizzazione di modelli o guide chirurgiche. Tuttavia, la fresatura a 5 assi rimarrà essenziale per la produzione di componenti di alta precisione come gli abutment personalizzati. In futuro, mi aspetto anche miglioramenti nei software CAM, che diventeranno sempre più intuitivi e capaci di ottimizzare i percorsi di fresatura in modo autonomo, riducendo i tempi di lavorazione senza compromettere la qualità.