La secchezza del cavo orale, o xerostomia, è dovuta a una diminuzione del flusso salivare ed è un problema che accompagna circa il 20% della popolazione1, una percentuale che arriva al 55% fra gli over 50. Secondo un’indagine interna condotta da Curasept, azienda italiana leader nella salute orale, presso 104 Ospedali, il 78,6% dei reparti di patologia orale ha in cura pazienti per un problema di secchezza del cavo orale: nella maggior parte dei casi la percentuale di pazienti in cura per xerostomia è di circa il 20-30% del totale. Eppure, la sensazione soggettiva di secchezza del cavo orale è un disturbo ancora ampiamente sottovalutato, fatto aggravato dalla mancanza di trattamenti e protocolli mirati alla risoluzione del problema.
Conoscere la xerostomia2
La normale produzione di saliva contribuisce in modo fondamentale alla salute della bocca grazie alle sue funzioni di autodetersione, lubrificanti e digestive, ma garantisce anche una difesa contro i microbi orali e si occupa di mantenere l’equilibrio della mineralizzazione dei tessuti dentali. Se la produzione di saliva diminuisce, aumentano i rischi di ammalarsi di carie, gengiviti e candidosi orali, di sviluppare lesioni traumatiche delle mucose, alitosi, mentre diverse funzioni fondamentali del cavo orale vengono compromesse, come la capacità di masticare, deglutire, parlare correttamente e portare le protesi dentali, provocando forte disagi nello stile di vita dei pazienti.
I sintomi della bocca secca dipendono dalla severità della condizione: in una situazione lieve (xerostomia) o moderata (iposcialia) si riscontrano sfregamento tra i tessuti orali, bruciore, secchezza delle labbra, necessità di bere più frequentemente nelle ore notturne o per deglutire meglio i cibi, alterazione del gusto, lingua patinosa e alitosi. In una situazione grave (asialia) sono riferiti bruciore alla bocca diffuso e intenso, difficoltà a masticare e deglutire i cibi solidi e asciutti, adesione di detriti e residui alimentari ai denti e alle mucose, difficoltà a portare le protesi e a parlare, essiccamento notturno della mucosa orale, adesione tra tessuti duri dentali e mucose, frequenti risvegli per bere, dorso della lingua atrofico e con fissurazioni.
Le cause della xerostomia sono da ricercare principalmente nell’avanzare dell’età3 e nell’assunzione di farmaci che riducono la secrezione salivare a meno del 50%, soglia oltre la quale è percepita la sensazione della bocca asciutta. I farmaci ad azione xerogenica possono agire a livello periferico o centrale in modi molto diversi. “Secondo la nostra indagine i pazienti più a rischio sono coloro che assumono terapie farmacologiche, seguiti da pazienti diabetici, oncologici e anziani. Sono circa 500 i farmaci di uso comune che possono provocare la sensazione di secchezza nella bocca, tra antinfiammatori, antistaminici, ansiolitici, antidepressivi, antipertensivi, analgesici, antinfiammatori non steroidei, diuretici e beta-bloccanti. A queste si affiancano le terapie oncologiche e va anche detto che esiste una correlazione tra incidenza di xerostomia e numero di farmaci assunti” commenta Restituta Castellaccio, Responsabile Ricerca & Sviluppo e Assicurazione Qualità di Curasept. Altre
cause sono da ricercare in patologie come il diabete, disturbi neuropsichiatrici, malattie autoimmuni come la Sindrome di Sjogren, apnee notturne, stress, malattie virali, HIV e HCV.
Xerostomia nei pazienti oncologici4,5
La sensazione della bocca secca si manifesta spesso nei pazienti oncologici che si sottopongono a trattamenti chemioterapici e a cicli di radioterapia che coinvolgono le aree in corrispondenza delle ghiandole salivari. In questi soggetti è stimata un’incidenza del 30-40% di mucositi e stomatiti: i primi sintomi sono arrossamenti e gonfiori, che possono trasformarsi in ulcerazioni e sanguinamenti che impediscono funzioni basilari quali masticare e deglutire, esponendo il cavo orale ad un maggiore rischio di infezioni. “Dolore alla bocca, variazioni nella percezione del gusto, sensibilità caldo-freddo, difficoltà a deglutire, riduzione del flusso salivare sono tutti sintomi che un paziente oncologico dovrebbe riferire con prontezza al proprio medico, in modo che gli vengano presentate le giuste soluzioni per alleviare il dolore e per vivere la quotidianità in un modo un po’ più sereno” spiega Restituta Castellaccio.
Curasept Drymouth: la novità per combattere la xerostomia
Curasept, da sempre al fianco dei pazienti e dei curanti per supportarli in tutte le esigenze di prevenzione e cura in ogni fase della vita, ha messo a punto un nuovo sistema di prodotto mirato per la xerostomia. Grazie al costante orientamento all’innovazione, un team di ricercatori e clinici specializzati ha sviluppato la linea Curasept Drymouth, pensata con lo scopo di portare benefici rapidi e tangibili per le diverse condizioni di riduzione del flusso salivare. “La sensazione persistente della bocca asciutta è fastidiosa e poco confortevole. Il trattamento dei pazienti affetti da xerostomia ha come obiettivi principali il miglioramento del comfort e delle funzioni orali nonché il controllo e la prevenzione delle malattie e dei danni orali provocali dall’iposcialia: con questi obiettivi abbiamo sviluppato la nuova linea Drymouth” spiega Castellaccio.
La linea presenta una formula arricchita con un mix equilibrato di sostanze idratanti (MHS – Mouth Hydration System) e dona sollievo immediato e prolungato nei casi di secchezza del cavo orale. L’azione sinergica tra elementi già presenti nella naturale composizione della saliva e agenti antiplacca favorisce la protezione del cavo orale, riducendo il rischio di carie e stimolando l’idratazione delle mucose orali. La linea ha inoltre un’azione muco-adesiva e protettiva sulle mucose irritate di coloro che soffrono di bocca secca.
La linea Curasept Drymouth è composta da cinque diversi prodotti dedicati a diverse esigenze di trattamento e situazioni cliniche: collutorio, spray e compresse sono suggeriti in caso di sintomi lievi e moderati per stimolare la salivazione residua – le compresse sono dotate di “tecnologia FizzFrapTech”, dal forte potere stimolante della salivazione; l’applicazione combinata di gel e collutorio, invece, è consigliata in presenza di sintomatologia più grave, per alleviare bruciore e irritazione delle mucose. Il dentifricio, infine, è adatto in ogni circostanza per limitare i fenomeni irritativi durante le normali manovre di igiene orale.
Bibliografia
1. Agostini B. A. et AL, How Common is Dry Mouth? Systematic Review and Meta-Regression Analysis of Prevalence Estimates, Brazilian Dental Journal (2018) 29(6): 606-618, 2018.
2. Abati S. La bocca asciutta: un disturbo frequente e sottovalutato. Rivista della Società Italiana di Medicina Generale. Giugno 2011.
3. K. Ichikawa, S. Sakuma, A. Yoshihara, H. Miyazaki, S. Funayama, K. Ito, A. Igarashi. Relationships between the amount of saliva and medications in elderly individuals. 2010 The Gerodontology Society and John Wiley & Sons A/S.
4. S. Hahnel, M. Behr, G. Handel, R. Bürgers. Saliva substitutes for the treatment of radiationinduced xerostomia - a review. Springer-Verlag 2009 .
5. Arjan Vissink, James B. Mitchell, Bruce J. Baum, Kirsten H. Limesand, Siri Beier Jensen, Philip C. Fox, Linda S. Elting, Johannes A. Langendijk, Robert P. Coppes, And Mary E. Reyland. Clinical management of salivary glandhypofunction and xerostomia in head-and-neck cancer patients: successes and barriers. I. J. Radiation Oncology Volume 78, Number 4, 2010.
Curasept Spa è un’azienda italiana interamente focalizzata sulla Salute Orale, ambito in cui è leader di mercato grazie all’impegno ultraventennale nella ricerca & sviluppo volto a creare soluzioni funzionali, affidabili e innovative per l’igiene orale sia chimica che meccanica. Curasept Spa lavora al fianco dei Dentisti, Igienisti e Farmacisti nella diffusione di tecniche e strumenti innovativi e, nel contempo, accompagna pazienti e consumatori con un’ampia proposta di soluzioni per la prevenzione e la cura dentale adatte ad ogni tipo di esigenza. www.curaseptspa.it