Trattamento endodontico: ruolo del silicato di calcio
pulizia della radice in 3d
Il silicato di calcio (BEC), un componente dei cementi endodontici, è stato introdotto nei primi anni '90 per l'uso nel riempimento delle radici dentali

Per valutare la sua efficacia nella guarigione ossea rispetto ai materiali endodontici tradizionali, ricercatori del Maulana Azad Institute of Dental Sciences di New Delhi, in India, hanno condotto un'ampia ricerca compilativa. Questo studio ha incluso una revisione sistematica e una metanalisi della letteratura, analizzando 39 studi differenti. I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati di recente sul Journal of Conservative Dentistry.

Gli studi

Nella loro ricerca, i ricercatori del Maulana Azad Institute of Dental Sciences hanno effettuato una selezione accurata di studi pertinenti utilizzando le banche dati di PubMed, Embase e Cochrane Library. Hanno incluso nella loro analisi sia studi clinici randomizzati che studi osservazionali, ponendo come criteri un periodo di follow-up di almeno un anno e una dimensione del campione minima di 20 persone. La loro ricerca bibliografica ha coperto le pubblicazioni disponibili fino a giugno 2020.

Silicato di calcio

Il silicato di calcio è emerso come materiale bioattivo di scelta nel campo dell'endodonzia, in particolare nei cementi canalari. Questi cementi BEC si sono distinti per la loro capacità di stimolare la differenziazione di osteoblasti, cementoblasti e cellule pulpari, un aspetto cruciale per i trattamenti dentali. Sono particolarmente efficaci nell'indurre risposte osteogeniche quando applicati a difetti ossei, una caratteristica molto apprezzata dai clinici. 
Questa capacità è particolarmente importante in endodonzia, dove la completa guarigione delle lesioni periapicali è considerata un indicatore chiave del successo del trattamento chirurgico endodontico. Inoltre, il contatto del BEC con i tessuti periradicolari favorisce la guarigione ossea. Di fronte a queste potenzialità, i ricercatori hanno intrapreso studi per verificare in modo più approfondito l'efficacia del BEC nella riparazione radicolare.

Risultati

L'analisi approfondita di 39 studi, scelti tra oltre 4.700 identificati nelle ricerche sui database, ha portato a conclusioni significative riguardo l'uso dei BEC in endodonzia. È emerso che l'uso di BEC può potenzialmente migliorare gli esiti sia clinici che radiografici dei trattamenti. Tra i vari tipi di cementi bioattivi, l'MTA (aggregato di triossido minerale), il primo cemento endodontico bioattivo sviluppato e commercializzato, ha mostrato il livello di evidenza più alto
Tuttavia, rimane ancora incerto se i nuovi BEC siano efficaci quanto l'MTA nel ripristino delle radici. Per quanto riguarda la guarigione ossea, i ricercatori hanno sottolineato la necessità di ulteriori studi, possibilmente utilizzando tecniche avanzate come la CBCT (Tomografia Computerizzata a Fascio Conico), per valutare meglio il livello di guarigione ossea che può essere raggiunto con l'uso di BEC.

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