Sebbene la moderna odontoiatria sia stata ufficialmente fondata nel 1840 con l’apertura della prima scuola dentale negli Stati Uniti da Horace Hayden e Chapin Harris, l'uomo antico ha praticato interventi sui denti per secoli. Già le civiltà preistoriche si occupavano della salute dentale, come dimostrano reperti che attestano complesse pratiche odontoiatriche.
Odontoiatria preistorica e antiche civiltà
Nell’Ecuador precolombiano, la cultura Huancavilca, sviluppatasi tra il 500 e il 1534 d.C., era avanzata nel campo dentale, eseguendo veri interventi. Anche gli Egizi erano noti per l'uso di otturazioni con cera d’api e l'intarsio di pietre preziose nei denti, una pratica comune anche tra i Maya, Inca e Aztechi. Gli Aztechi, in particolare, realizzavano lavori dentali complessi come otturazioni con oro, modifiche estetiche e mutilazioni, spesso senza motivazioni funzionali.
L’odontoiatria nell’antica Roma: tra mito e realtà
I Romani, a differenza di altre civiltà, erano poco avanzati in odontoiatria. Non esisteva un termine latino per "dentista", e la medicina orale era affidata a pratiche superstiziose. Plinio il Vecchio, nel suo trattato Naturalis Historia, raccomandava metodi bizzarri come parlare a una rana per alleviare il mal di denti, o l'uso di un dentifricio fatto con cenere di animali. Le carie erano attribuite alla presenza di "vermi dentali", trattate con fumigazioni a base di semi di giusquiamo.
Le carie e le protesi
Sebbene le carie fossero meno comuni rispetto a oggi per la minore presenza di zucchero, i denti si logoravano per via di diete che richiedevano una masticazione intensa. Le estrazioni venivano eseguite con strumenti rudimentali come il tenaculum, mentre le protesi, fatte di osso o legno, erano già in uso, sebbene le otturazioni fossero sconosciute.
Il primato degli Etruschi
Gli Etruschi, predecessori dei Romani nell’Italia centrale, erano i veri maestri dell'odontoiatria antica. Reperti archeologici testimoniano la loro abilità nella realizzazione di protesi dentarie avanzate, con ponti fatti di osso di bue e fili d'oro. Grazie alla loro maestria orafa, già nel VII secolo a.C. riuscivano a stabilizzare denti vacillanti e a creare protesi attraverso tecniche raffinate come la granulazione. Gli strumenti che utilizzavano – pinze, trapani rudimentali e saldatori – erano sofisticati e dimostrano la loro profonda competenza nel campo.
In sintesi, mentre molte civiltà antiche sperimentavano pratiche odontoiatriche, gli Etruschi emergevano come i più avanzati, lasciando un’eredità duratura nel campo della cura dentale.