Il primo emendamento riguarda l'introduzione di uno "scudo penale" per i medici, che prevede di proteggerli per un anno da eventuali azioni legali relative a errori professionali, a meno che non si tratti di casi di colpa grave. Questo periodo di grazia è concepito per consentire al Ministero della Giustizia di lavorare, attraverso un tavolo ad hoc, alla riforma della responsabilità sanitaria, con l'obiettivo di limitare la responsabilità penale esclusivamente ai casi di grave negligenza.
Sulla responsabilità sanitaria, infatti, c’è l’esigenza di prendere tempo per realizzare la riforma su cui sta lavorando un tavolo ad hoc presso il Ministero della Giustizia con l’obiettivo di limitare la responsabilità penale solo alla colpa grave.
Per il ministro Schillaci è il momento di intervenire: “La maggior parte delle cause (circa il 90%) si risolve nell'assoluzione. I tempi sono maturi per depenalizzare l'atto medico, ad esclusione del dolo, mantenendo la responsabilità civile”.
Il secondo emendamento preso in considerazione propone un'estensione dell'età pensionabile per i medici ospedalieri, portandola da 70 a 72 anni. Questo provvedimento, però, si sta scontrando con la ferma opposizione dei sindacati.