Un team di ricercatori della King Abdulaziz University in Arabia Saudita ha condotto una ricerca volta ad esaminare gli effetti degli estratti di liquirizia e dei suoi componenti su comuni disturbi orali come carie, parodontite, alitosi, candidosi e ulcere aftose. Questo perché, dal consumo di liquirizia, sono stati osservati potenziali benefici quali l’inibizione della diffusione virale, la prevenzione della formazione di biofilm, la riduzione dell’infiammazione, il potenziamento delle risposte immunitarie e l’alleviamento del dolore. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche, in particolare studi clinici controllati con placebo, per valutarne l’efficacia, la sicurezza e le possibili applicazioni cliniche.
Metodo
Nello specifico, la ricerca svolta ha preso in esame quattro database: PubMed, Google Scholar, ScienceDirect e Web of Science, per trovare articoli in lingua inglese sugli effetti della liquirizia sulla salute e sulle malattie orali nel periodo di tempo che va dal 1973 al 2023.
Ricerca
La liquirizia è ricca di composti bioattivi, tra cui la glicirrizina e i flavonoidi.
La prima particolarmente nota per le sue proprietà antinfiammatorie, immunomodulatorie, epatoprotettive e antivirali, mentre, i flavonoidi, che comprendono la glabridina e l'isoliquiritigenina (ISL), sono particolarmente noti per le loro attività antiossidanti, antimicrobiche e antitumorali.
Inoltre, la radice di liquirizia contiene una varietà di altre sostanze bioattive, principalmente appartenenti alle classi dei triterpenoidi. Diversi studi hanno evidenziato la presenza di proteine, pectine, resine, amidi, steroli, gomme, zuccheri semplici, polisaccaridi e sali minerali. Fitosteroli come il sitosterolo e lo stigmasterolo, cumarine, vitamine (B1, B2, B3, B5, E e C) e glicosidi sono anch'essi presenti in modeste quantità.
La liquirizia mostra una vasta gamma di attività biologiche che possono contribuire a rafforzare l'immunità e proteggere dall'insorgenza di diverse malattie, nello specifico:
- Attività antivirale: L'acido glicirrizico (GL) presenta potenziali proprietà immunomodulatorie in grado di inibire la diffusione dei virus e disassemblare le loro particelle. La sua azione è stata dimostrata su diversi virus, inclusi l'herpes simplex, l'Epstein-Barr, l'epatite C e il Coronavirus, principalmente attraverso l'inibizione dell'ingresso virale e la stimolazione della produzione di interferone.
- Attività antibatterica/antimicotica: Gli estratti di liquirizia hanno dimostrato effetti inibitori su batteri Gram-positivi e Gram-negativi, nonché su Candida albicans, attraverso diversi meccanismi come l'inibizione della formazione di biofilm e la riduzione della produzione di tossine.
- Proprietà antinfiammatorie: La liquirizia viene tradizionalmente utilizzata per alleviare la tosse, rimuovere il catarro e ridurre il dolore.
- Immunomodulazione: La glicirrizina è in grado di attivare i macrofagi e potenziare la risposta immunitaria. Può anche regolare l'apoptosi delle cellule T e l'attività dell'interferone, contribuendo così alla modulazione del sistema immunitario.
- Effetti analgesici: La liquirizia ha dimostrato effetti inibitori su diverse vie coinvolte nella trasmissione del dolore, come la cicloossigenasi-2 e le proteine ad alta mobilità. Può essere utile nel trattamento di diverse condizioni dolorose.
- Attività antiossidante: Gli estratti di liquirizia possono contrastare la produzione di specie reattive dell'ossigeno e prevenire la perossidazione lipidica, grazie alla presenza di composti come il licochalcone B e D.
- Proprietà antitumorali: Alcuni composti presenti nella liquirizia hanno mostrato capacità di indurre l'apoptosi nelle cellule tumorali e di inibire la crescita delle cellule tumorali polmonari.
Effetto della liquirizia sulla salute orale
L’interesse verso lo studio della liquirizia è stato stimolato dalla crescente necessità di alternative ai farmaci antimicrobici tradizionali, a causa della diffusa resistenza batterica. Studi clinici e preclinici condotti a livello globale hanno valutato il potenziale della liquirizia e dei suoi componenti bioattivi anche nel trattamento e nella prevenzione di diverse malattie orali, tra cui:
- Carie: Gli estratti di liquirizia, in particolare la glicirrizina e i glicosidi saponine triterpenoidi, hanno dimostrato proprietà antiaderenti e capacità di inibire l'attività della glucosiltransferasi di Streptococcus mutans, un batterio coinvolto nella formazione del biofilm dentale.
- Malattia parodontale: L'uso di formulazioni a base di liquirizia ha dimostrato effetti antinfiammatori significativi, inibendo le citochine infiammatorie e riducendo l'accumulo di placca e l'irritazione gengivale. Alcuni studi hanno anche suggerito che la liquirizia può ridurre il sanguinamento gengivale e la profondità delle tasche parodontali, offrendo un'alternativa agli antibiotici convenzionali.
- Candidosi orale: Gli estratti di liquirizia hanno mostrato effetti antimicotici contro la candida albicans. La glabridina e altri composti della liquirizia hanno dimostrato efficacia nel contrastare la crescita dei funghi resistenti ai farmaci convenzionali.
- Ulcere aftose ricorrenti: Studi clinici hanno suggerito che l'uso di collutori o cerotti contenenti estratto di liquirizia può ridurre le dimensioni delle ulcere aftose, accelerare la guarigione e ridurre il dolore associato a queste lesioni.
- Infezioni da virus dell'herpes simplex: La liquirizia ha dimostrato potenziali effetti antivirali, riducendo la gravità e la durata delle infezioni da herpes. Inoltre, derivati della liquirizia possono essere efficaci nel ridurre il dolore e il tempo di guarigione delle lesioni.
- Xerostomia: L'uso di collutori contenenti liquirizia ha dimostrato di offrire sollievo soggettivo dalla xerostomia e di migliorare la produzione di saliva in pazienti in emodialisi.
- Lichen planus orale: Alcuni studi preliminari suggeriscono che la liquirizia potrebbe avere benefici nel trattamento dell'lichen planus orale, riducendo il dolore e l'eritema associati a questa condizione.
- Alitosi: Gli estratti di liquirizia hanno dimostrato capacità di ridurre la produzione di composti solforati volatili batterici associati all'alitosi.
- Mucosite orale: La liquirizia è stata studiata per il suo potenziale nel prevenire e trattare la mucosite orale in pazienti sottoposti a radioterapia e chemioterapia per il cancro della testa e del collo. Alcuni studi hanno riportato una riduzione della gravità della mucosite e un miglioramento dei sintomi associati all'uso di estratti di liquirizia.
- Carcinoma orale a cellule squamose (OSCC): Alcuni composti della liquirizia, come l'isoliquiritigenina e il licocalcone A, hanno dimostrato capacità di indurre l'apoptosi delle cellule tumorali OSCC e inibire la loro proliferazione.
- Fibrosi sottomucosa orale (OSF): La liquirizia è stata proposta come trattamento per l'OSF, poiché ha dimostrato efficacia antifibrotica in studi cellulari.
- Implicazioni in endodonzia: Diversi studi hanno suggerito che la liquirizia potrebbe avere un potenziale utilizzo come farmaco per il canale radicolare nel trattamento delle infezioni batteriche.
Effetti collaterali derivati dall’eccessivo consumo di liquirizia
Nonostante la liquirizia sia comunemente utilizzata come erba naturale per aromatizzare alimenti e bevande e per scopi terapeutici, è importante notare che il suo consumo eccessivo o prolungato può comportare effetti negativi sulla salute. La Food and Drug Administration (FDA) ha classificato la liquirizia come "generalmente sicura", ma solo se utilizzata con cautela da coloro che non sono allergici alla glicirrizina, uno dei suoi principali componenti attivi.
L’eccessivo consumo di liquirizia può portare a diversi problemi di salute, tra cui ipertensione, ipokaliemia, rabdomiolisi, problemi respiratori e muscolari, insufficienza renale, iperparatiroidismo ed encefalopatia.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) suggerisce che il consumo giornaliero di liquirizia non debba superare i 100 mg al giorno per evitare potenziali rischi. Inoltre, le persone che assumono anticoagulanti per malattie cardiovascolari o cerebrovascolari dovrebbero prestare particolare attenzione dal momento che potrebbe avere proprietà antipiastriniche e anticoagulanti che potrebbero aumentare il rischio di sanguinamento eccessivo. In caso di eventuali dubbi è sempre consigliabile consultare un professionista sanitario prima di utilizzare la liquirizia in grandi quantità o per lunghi periodi di tempo.
Effetti collaterali sulla salute dentale
L'uso frequente o in dosi eccessive di liquirizia può avere alcuni effetti negativi anche sulla salute dentale. Ecco alcuni problemi dentali che possono sorgere:
- Carie ed erosione dello smalto: Se consumata in forma naturale, la radice di liquirizia può offrire benefici alla salute dentale. Tuttavia, caramelle alla liquirizia e altri prodotti dolci aromatizzati alla liquirizia con un alto contenuto di zucchero possono contribuire alla formazione di carie.
- Scolorimento: Nel tempo, soprattutto se consumata in grandi quantità, la liquirizia e altri alimenti scuri possono causare un temporaneo scolorimento dei denti e della lingua. Questo effetto può essere accentuato ulteriormente se la liquirizia viene consumata in combinazione con il tabacco.
Per preservare la salute dentale quando si consuma liquirizia abitualmente, è importante adottare precauzioni come l'utilizzo di dentifrici contenenti fluoro, una corretta igiene orale con spazzolino e filo interdentale, e sottoporsi regolarmente a esami odontoiatrici di routine.
Conclusioni
In sintesi, la liquirizia offre numerosi vantaggi biologici che hanno stimolato un'intensa ricerca sulle sue potenziali applicazioni terapeutiche, soprattutto nel contesto delle malattie orali. Gli studi condotti finora hanno evidenziato le proprietà anticariogene, antinfiammatorie e guaritrici della liquirizia, sia quando viene utilizzata in collutori che in cerotti bioadesivi. Questi risultati suggeriscono che la liquirizia sia un agente terapeutico naturale efficace per una varietà di disturbi orali.
Tuttavia, per consolidare il suo ruolo nella pratica clinica, sono necessari ulteriori studi clinici controllati per confermare l'efficacia della liquirizia e stabilire protocolli di trattamento standardizzati. Questo processo potrebbe anche spingere le aziende farmaceutiche a sviluppare una gamma più ampia di forme di liquirizia per scopi terapeutici.