Negli anni '60 e '70, l'amianto era largamente impiegato nei laboratori odontotecnici come rivestimento interno dei cilindri di fusione e come componente dell'impacco parodontale in odontoiatria. Questo materiale, noto per le sue proprietà cancerogene, esponeva i lavoratori a gravi rischi per la salute.
L'indagine, condotta da ricercatori esperti in scienze ambientali e igiene del lavoro, ha esaminato oltre 5.000 pazienti affetti da mesotelioma pleurico. Tra questi, quattro individui avevano lavorato esclusivamente come odontotecnici e avevano avuto contatti diretti con l'amianto. La dottoressa Carolina Mensi del Reparto di Medicina Preventiva della Fondazione IRCCS Ca’ Granda (Ospedale Maggiore Policlinico di Milano) ha partecipato alla ricerca.
Dei quattro pazienti, tre avevano operato come tecnici di laboratorio per 10, 34 e 4 anni rispettivamente, mentre la quarta paziente aveva collaborato per circa 30 anni con il marito nella produzione di protesi dentarie. I tre tecnici hanno confermato l'uso di amianto per il rivestimento interno dei cilindri di fusione, mentre la donna non ha potuto fornire dettagli specifici.
L'inalazione di fibre microscopiche di amianto durante il lavoro potrebbe aver contribuito allo sviluppo del mesotelioma nei pazienti studiati. Questa scoperta sottolinea i rischi a lungo termine associati all'uso dell'amianto in ambito odontotecnico.
La ricerca, intitolata "Pleural malignant mesothelioma in dental laboratory technicians: A case series", è stata pubblicata sull'American Journal of Industrial Medicine.