Doppio step per la Fase 2: prima le aziende, poi gli spostamenti
“Finalmente sembra che si inizi a vedere una diminuzione di nuovi casi: nella curva epidemica, dopo una fase di plateau, sembra esserci una discesa, la curva tende a flettere in basso. Ma aspettiamo i prossimi giorni prima di tirare un sospiro di sollievo”. Queste le parole pronunciate ieri da Giovanni Rezza dell’ISS nel corso della consueta conferenza stampa alla Protezione civile.
La parola d’ordine resta prudenza ma la sensazione, supportata dai numeri, è che si inizi finalmente a vedere la luce in fondo al tunnel. Anche in quest’ottica, ormai da giorni, il Governo prepara la cosiddetta Fase 2, quella cioè della “convivenza” con il virus, che con grande probabilità si articolerà in due step.
Si comincia subito dopo pasquetta con piccole aperture per le attività produttive, con precedenza a quelle connesse alle filiere alimentare, farmaceutica e sanitaria ma anche l’agricoltura, le aziende meccaniche, ovviamente adottando tutte le misure per tutelare la salute dei lavoratori, mentre bisognerà aspettare il 4 maggio per una graduale rimodulazione delle misure per spostamenti e uscite.
“Sia chiaro, anche se gli ultimi dati lasciano ben sperare, nulla ancora è stato deciso e si continua a navigare a vista e si lavora pensando a domani ma con i piedi ben saldi a oggi per evitare che gli sforzi fatti finora siano vanificati”- ha ribadito il Ministro Speranza parlando della fase in cui dovremo convivere con il virus - immaginando una nuova modalità della nostra vita sociale, del nostro modello produttivo e della nostra organizzazione sanitaria che ci consenta di uscire dal blocco. Ma ci vorrà tempo e gradualità”
Intanto, il Premier Conte incontrerà i rappresentanti di imprese e sindacati, oltre alle Regioni, per lavorare a una ipotesi di tabella di marcia.