Coronavirus, stilate le linee guida per gli Ortodonzisti

Mentre l’emergenza Coronavirus sta bloccando tutta l'Italia, gli ortodontisti italiani sono determinati nel proseguire la loro opera di supporto ai pazienti nel pieno rispetto delle norme di sicurezza del Ministero della Salute.

SIDO, Società Italiana di ortodonzia, ha tracciato una serie di direttive diramate agli oltre 1.500 specialisti e 3.250 odontoiatri associati presenti sul territorio. Videochiamate per valutare lo stato degli apparecchi, tutorial per provvedere alla riparazione fai-da-te e appuntamento in studio solo se necessario, questi i princìpi che guidano il vademecum per non fare mai mancare ai pazienti la vicinanza (anche se telematica) del proprio ortodontista.

La professione dell’ortodontista si svolge normalmente in una situazione di grande rischio perché obbliga il dentista a lavorare con il paziente a una distanza molto ravvicinata, esponendolo fortemente al contagio. Da qui la necessità di stendere delle linee guida chiare e approfondite, che permettano di agire in maniera univoca su tutto il territorio. "Questo vademecum - afferma il dott. Giuliano Maino, Presidente SIDO -  si concentra sulle peculiarità della nostra professione. La prima cosa da fare è distinguere le situazioni che richiedono la presenza fisica del paziente in studio da quelle che invece possono essere trattate a distanza. Abbiamo creato delle tabelle molto dettagliate, che prendono in esame tutti i problemi che possono insorgere durante l’utilizzo delle apparecchiature ortodontiche che forniamo ai pazienti, dagli allineatori agli apparecchi con bracket non rimovibili. Nella maggior parte dei casi, una consulenza telefonica o una videochiamata WhatsApp sono sufficienti per individuare l’eventuale problema e istruire il paziente sulle procedure più corrette per ovviarvi”.

Al di là delle restrizioni, la SIDO trova l’occasione di lanciare anche messaggi positivi. “L’emergenza sta bloccando tutto e tutti - dice ancora Maiano - ed è inutile nascondere il fatto che dobbiamo essere pronti a cambiare il nostro modo di vivere e lavorare. Ma come SIDO vogliamo trasformare la crisi in un’occasione per creare nuove competenze e per far fruttare una volta per tutte la tecnologia che ci circonda. Ad esempio, il nostro Congresso Nazionale è stato annullato, e non sappiamo ancora se e quando potremo riproporlo. Ma non per questo ci fermiamo: ci stiamo già attrezzando per organizzare momenti di aggiornamento scientifico online. Cambia il mezzo, non la sostanza: la SIDO rimarrà sempre fedele alla vicinanza ai pazienti e al confronto scientifico”. Il documento integrale con le linee guida è disponibile sul sito www.sido.it”.

 

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