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Condizionatori. I suggerimenti dei medici dell’Ambiente per una corretta manutenzione degli impianti anche nello studio odontoiatrico

12 Maggio 2020

Condizionatori. I suggerimenti dei medici dell’Ambiente per una corretta manutenzione degli impianti anche nello studio odontoiatrico

Gli impianti di climatizzazione dell’aria sono davvero pericolosi? Si è molto discusso sull’opportunità o meno di usare i condizionatori d’aria in considerazione del rischio, non ancora provato, che questi possano diffondere il virus negli ambienti. In vista del caldo estivo, la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) fornisce una serie di semplici consigli da seguire per utilizzare gli impianti in sicurezza.

 

Piccole azioni quotidiane possano migliorare il comfort indoor, senza incorrere in particolari rischi per la salute” - affermano Alessandro Miani, Presidente SIMA e l’ingegnere Alessandro Volpi, esperto SIMA di gestione e manutenzione impianti di trattamento aria - “Ritengo opportuno, in questo momento di criticità - dice Volpi -  suggerire di effettuare tutti gli interventi preventivi utili a ridurre il rischio correlato ad una non adeguata sanificazione e pulizia degli impianti prima del loro uso”.

 

Di seguito alcuni consigli pratici redatti dagli esperti della SIMA: 

 

  • Per ambienti indoor, privati o pubblici di piccole o medie dimensioni (come ambulatori medici, uffici, abitazioni, ecc.) è opportuno, prima dell’accensione dell’impianto, lavare con acqua e sapone liquido i filtri degli split, pulire le parti esposte degli stessi con un prodotto igienizzante e dopo aver lasciato asciugare le superfici esposte e i filtri, riporre questi ultimi nei loro alloggiamenti.
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  • I motori esterni, posizionati spesso su terrazzi, tetti o a terra, devono essere sanificati periodicamente, preferibilmente da tecnici specializzati. Il sistema di sanificazione utilizzato deve essere a shock termico per iniezione e contemporanea aspirazione di vapore ad alta temperatura e pressione. Lo stesso intervento va ripetuto per gli split o radiatori che presentano polveri e muffe accumulate e/o incrostazioni con evidenti segni di degrado.
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  •  Gli impianti canalizzati devono essere sanificati da professionisti esperti del settore prima di avviare il sistema.
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  • Per gli impianti di condizionamento multizona, adibiti al controllo dell’umidità e della temperatura di ambienti di grandi dimensioni (uffici aperti al pubblico, poliambulatori ecc.), deve essere rivolta maggiore cura al mantenimento/sanificazione/disinfezione/bonifica corretta delle sezioni principali di scambio, quali batterie di post-riscaldamento, batterie calde e fredde, umidificazione ad acqua, canalizzazioni di distribuzione aria e dello stato dei filtri ai vari livelli.
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  • Per garantirsi la qualità dell’aria indoor è opportuno arieggiare gli ambienti per alcuni minuti più volte al giorno o provvedere a dotarsi di sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC), in grado anche di filtrare l’aria esterna in entrata. Anche i sistemi di purificazione e/o monitoraggio dell’aria indoor sono idonei, purché validati scientificamente da Enti terzi pubblici e provvisti di certificazioni che ne attestino il potenziale di mitigazione dei contaminanti aero-dispersi, compresi virus e batteri.  
  • Mantenere tassi di umidità relativa in estate tra il 50% e il 70% e in inverno tra il 40% e il 60% (un semplice igrometro è sufficiente per il controllo dell’umidità indoor).  
  • Evitare il flusso d’aria dagli split dall’alto verso il basso e direttamente rivolti verso le persone presenti nell’ambiente, direzionando le griglie esterne verso l’alto.