Per il terzo anno, è italiano l’unico Rapporto globale sul rapporto fra cibo e spreco: un’indagine firmata da Waste Watcher, International Observatory on Food & Sustainability, promossa dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market con il monitoraggio Ipsos, realizzata in 8 Paesi del mondo
Dall'Italia agli Stati Uniti, passando per Spagna, Germania, Regno Unito e Olanda, i cittadini di tutto il mondo identificano lo spreco alimentare come un vero e proprio colpo per le proprie economie familiari. In un periodo segnato dall'inflazione alimentare (in Italia, ad esempio, l'aumento dei costi alimentari rispetto al 2022 è stimato in 205 €), evitare lo spreco alimentare diventa un modo per sostenere non solo l'economia familiare, ma anche l'ambiente. L'educazione nelle scuole è ritenuta una delle strategie più efficaci per prevenire lo spreco, in linea con gli obiettivi fissati per il 2030.
Il terzo Rapporto globale di Waste Watcher, l'Osservatorio Internazionale su Cibo e Sostenibilità, condotto in collaborazione con Last Minute Market e Ipsos, ha coinvolto otto Paesi: Italia, Spagna, Germania, Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Olanda e Azerbaigian. Il 28 settembre, in occasione della 4^ Giornata Internazionale di Sensibilizzazione sulle Perdite e Sprechi Alimentari promossa dalle Nazioni Unite, saranno resi noti i nuovi dati durante un evento presso lo Spazio Europa a Roma.
Le prime anticipazioni del Rapporto mettono in evidenza l'impatto economico del fenomeno. Negli Stati Uniti, ad esempio, lo spreco alimentare è percepito come uno spreco di denaro dall'81% degli intervistati, con il 62% che ne collega le conseguenze alle proprie finanze familiari e il 59% che riconosce le ripercussioni economiche e sociali.
Un quadro globale sullo spreco alimentare
Il Cross Country Report offre una visione d'insieme sulle abitudini di consumo e spreco alimentare in tutto il mondo. Andrea Segrè, fondatore di Spreco Zero e direttore scientifico dell'Osservatorio, sottolinea l'importanza del monitoraggio per aumentare la consapevolezza sul consumo di cibo, la gestione degli alimenti e la prevenzione degli sprechi. Il Rapporto non è solo un'analisi, ma un punto di partenza per sviluppare politiche e iniziative volte a ridurre lo spreco alimentare, in linea con l'Obiettivo 12.3 dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che mira a dimezzare gli sprechi entro il 2030.
L'indagine ha coinvolto un campione di 8.000 persone, con 1.000 interviste condotte in ciascuno dei Paesi partecipanti. I primi dati rivelano che i cittadini di tutti i Paesi intervistati ritengono fondamentale puntare sull'educazione scolastica per ridurre lo spreco alimentare. Anche le etichette fronte pacco emergono come uno strumento importante nella lotta agli sprechi.
Strategie nazionali per combattere lo spreco
In termini di approcci nazionali, gli italiani e gli spagnoli, seguendo la tradizione mediterranea, preferiscono acquistare più frequentemente prodotti freschi, seguendo i principi della Dieta Mediterranea. In Germania, Regno Unito e Stati Uniti, invece, la lista della spesa è considerata uno strumento essenziale per gestire gli acquisti e prevenire gli sprechi.
INFODENT è fortemente impegnata nel suo percorso verso l'eco-sostenibilità. Siamo convinti che promuovere la riduzione dello spreco alimentare sia parte integrante del nostro cammino. Crediamo che tagliare gli sprechi non solo migliori l'economia familiare, ma rappresenti anche un'importante azione per ridurre l'impatto ambientale. Ogni piccolo passo verso la riduzione dello spreco, infatti, contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 ed a preservare preziose risorse naturali. Attraverso iniziative di sensibilizzazione e l'adozione di pratiche più sostenibili, INFODENT intende essere parte attiva nella costruzione di un futuro più verde e responsabile per le generazioni future.
L'evento del 28 settembre sarà un'occasione per approfondire ulteriormente queste tematiche e discutere le politiche e le iniziative che possono aiutare a ridurre lo spreco alimentare, migliorando al contempo l'economia familiare e l'impatto ambientale.
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